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Fineco Trading recensione 2023

fineco trading opinioni recensione

Fineco è un un broker Italiano di fama comprovata con accesso a molti mercati e possibilità di negoziare su CFD, Forex, indici, futures e opzioni. Offre piattaforme ottimizzate personalizzabili e la sicurezza di fare trading sul primo broker in Italia per volumi scambiati. Prevede commissioni piuttosto elevate, ma se il vostro obiettivo è quello di negoziare su un broker solido, in grado di garantirvi alti standard operativi e al 100% Italiano, Fineco è una scelta consigliata.


fineco trading opinioni recensione

Nome: Fineco
Fondato: 1999
Sede: Italia
Licenza: CONSOB

Prodotti: CFD, Forex, azioni, ETF, CW, obbligazioni, futures
Indicato per: principianti, intermedi, avanzati
Esecuzione: market maker, ECN
Deposito minimo: €0

Fineco pro e contro:

  • Ampia varietà di mercati ed asset
  • 100% italiano
  • Formazione e lezioni dal vivo con esperti del settore nelle principali città Italiane
  • Necessario aprire un conto corrente presso la banca per fare trading
  • Commissioni elevate
  • Assenza di un conto demo

Rating:

il 68,16% degli investitori al dettaglio
perde denaro operando con questo fornitore

Fineco Trading: tipo di broker e offerta generale

Fineco Trading è un broker italiano al 100%, nato nel 1999 e che permette di negoziare su CFD, Forex, azioni, ETF, CW, obbligazioni, futures e opzioni. Di proprietà di FinecoBank spa del gruppo Unicredit, è attualmente il primo broker in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario e in Europa per numero di eseguiti.

Piattaforme di trading

Le piattaforme offerte da Fineco Trading sono 4 e danno accesso a 26 borse mondiali ed oltre 50 cambi, un’offerta di mercati e prodotti davvero di tutto rispetto. Eccole qui.

  • Power Desk. È la piattaforma desktop più avanzata e completa che permette ordini automatici, mostra grafici, news ed ha un workspace totalmente personalizzabile.
  • Web Trading. Si tratta della piattaforma web based e rappresenta il modo più semplice e immediato di accedere ai mercati. È completa di grafici interattivi, news, quotazioni, ecc, tutto in tempo reale.
  • Mobile. È la piattaforma per dispositivi mobili iOS, Android e Windows che ti permette di accedere al tuo account di trading ed effettuare le principali operazioni.

Tipologie di account, deposito minimo, depositi e prelievi

La tipologia di account prevista da Fineco è unica e non è richiesto un deposito minimo. L’apertura dell’account coincide con l’apertura di un conto corrente presso FinecoBank e da accesso a tutte le piattaforme, a tutti i mercati e a tutti i prodotti negoziabili, nonché a tutti i benefici e le caratteristiche proprie del conto corrente Fineco.

Fineco ha quindi optato per la massima semplicità (un conto solo) offrendo una delle scelte più ampie che si possano desiderare. Per i principianti potrebbe sembrare un po’ dispersivo e quasi troppo vasto, ma in realtà, la buona organizzazione con cui il sito e tutte le risorse sono strutturate, ne rende l’utilizzo più semplice di quello che può sembrare.

Il conto a sua volta, può essere finanziato tramite bonifico bancario e non ci sono costi di inattività, aspetto positivo quindi per chi non pensa di fare trading attivamente.

Commissioni, leva e spread

Fineco Trading prevede un piano di commissioni variabile a seconda dei mercati e dei prodotti che si riduce in automatico al raggiungimento di determinate soglie di scambio. Il range parte da €19 e può arrivare a €2,95, a seconda appunto di quanto attivamente si opera. In sostanza, più si fa trading e più le commissioni si abbasseranno. Il piano commissioni dettagliato è indicato in maniera completa e trasparente direttamente sul sito Fineco in questa pagina.

Per il trading sui Futures è prevista una commissioni variabile a seconda dell'exchange, su IDEM (Futures Italiani) partono da 1,95 euro a 6,95 euro per lotto, su EUREX da 3,95 a 6,95 euro per lotto, mentre sulle borse americane CME e CBOE vanno da 1,25$ a 8,95$ per lotto.

Sul trading forex non ci sono commissioni in quanto il guadagno del broker deriva dagli spread, è possibile negoziare su oltre 50 coppie di valute con spread che partono da 1 pip sulla coppia FX EURUSD e mediamente di 3 pip sulle altre principali coppie di valute, con una leva fino a 1:30.

Formazione

Il principale beneficio di Fineco, è il fatto di essere un broker Italiano, e di conseguenza, il fatto di poter fare formazione dal vivo. Corsi, seminari e lezioni vengono infatti organizzati da Fineco per i suoi clienti in tutte le principali città d’Italia. Il vantaggio di poter seguire dei corsi in aula è ovviamente un ottimo modo per imparare. È ovviamente prevista anche la formazione online attraverso webinar, video corsi e videoguide.

Rispetto a molti altri borker, Fineco vanta uno dei più vasti reparti formativi disponibili ad oggi.

Supporto e assistenza

Il supporto clienti Fineco è disponibile tramite email e telefono. È inoltre possibile ricevere assistenza presso le diverse filiali Fineco sparse in tutta Italia oppure richiedere il contatto da parte di un consulente.

Sicurezza e affidabilità

Fineco opera secondo alti standard, è autorizzato CONSOB, ed è una banca a tutti gli effetti. Aprendo un conto Fineco Trading, si diventa in automatico correntisti, i sistemi di sicurezza quindi, sono in tutto e per tutto quelli di una banca, dalla protezione di fondi, ai codici di sicurezza, alla crittografia dei dati, ecc.

Non vi sono dubbi quindi sull’affidabilità di Fineco, che negli anni, ha saputo costruirsi una reputazione seria e solida.

Fineco trading opinioni

Il fatto di dover aprire anche un conto corrente potrebbe far storcere il naso, ma il livello di servizio, sicurezza e assistenza offerti da Fineco trading sono effettivamente di alto livello. Se quello che volete è un intermediario con sede e filiali in Italia, Fineco è la scelta ideale.

In alternativa, esistono scelte altrettanto valide come ad esempio XM.COM come market maker o XTB tra gli STP, broker globali con accesso a molti mercati e condizioni di trading più competitive rispetto a Fineco, oltre ad un comparto formativo di altrettanto alto livello.

FAI TRADING SU FINECO

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Su Quali Criptovalute Investire? Scopriamo le 10 Migliori Monete Virtuali da Comprare Oggi

su quali criptovalute investire

Su quali criptovalute vale la pena investire in questo momento? Quali sono in crescita e quali promettono maggiori potenziali di guadagno per il futuro? Vediamo quali sono le 10 monete virtuali più interessanti da comprare e perché.

Le criptomonete hanno il grande potenziale (e missione) di rivoluzionare il mondo finanziario. Se ci riusciranno è ancora tutto da vedere, fatto sta che attualmente rappresentano una grande opportunità ed è perciò molto importante capire quali criptovalute acquistare e su quali conviene investire per diversificare il proprio portafoglio e aumentare le probabilità di guadagno.

Il loro valore ed il prezzo, vengono determinati dalla domanda di mercato, e inoltre, grazie alla complessità dei codici sorgente da cui sono create, è praticamente impossibile contraffarle.

Le criptovalute rappresentano quindi una forma di investimento remunerativa, seppure incerta e molto rischiosa, vista la grande volatilità a cui possono diventare soggette. Nessuno sa quindi cosa succederà esattamente nei prossimi anni, tuttavia il trend di crescita è visibile, e sicuramente, nel futuro più immediato continueranno ad esistere. Ma tra le molte disponibili, diventa normale chiedersi su quale criptovaluta investire?

Prima di vedere quali sono le più interessanti da comprare, vediamo perché vale la pena fare trading online sulle monete elettroniche.

Perchè investire sulle criptovalute

I motivi per fare trading sulle criptovalute sono diversi. Il primo e più importante, è il fatto che si tratta di risorse limitate, ed ecco perché il loro valore può aumentare nel tempo. Le monete elettroniche non sono come le valute classiche, ma hanno un funzionamento e benefici diversi. Le criptovalute sono create da dei codici sorgente (numeri), i quali definiscono il numero esatto di monete che può esistere, rendendole in qualche modo dei beni finiti, simili ad esempio ai metalli.

Secondo vantaggio, governi e banche centrali non possono intervenire su questi tipi di monete, bloccandole o cambiandone il valore, sganciandole pertanto da quella serie di fattori che alterano quotidianamente le fluttuazioni delle valute classiche. Investendo in criptovalute, avremo quindi un controllo maggiore sul profitto generato.

Terzo vantaggio, l’anonimato. Le transazioni in criptovaluta sono più economiche a quelle tradizionali effettuate nel sistema bancario, inoltre, garantiscono un livello di privacy maggiore, in quanto è molto difficile identificare gli utenti possessori di un conto in criptovaluta.

Le 10 cripto valute più interessanti sulle quali investire oggi

Per prima cosa, è importante specificare: dove si acquistano le criptomonete? Le monete elettroniche vanno acquistate solo dai siti ufficiali delle monete stesse o presso i broker autorizzati che offrono una piattaforma di trading strutturata per lo scopo o piattaforme specifiche per il social trading, oltre alla possibilità di provare delle simulazioni con un conto demo. Per investire in modo sicuro sulle monete virtuali, vedi qui la lista dei migliori broker dove fare trading online sulle criptovalute.

Tra le molte disponibili, ci sono alcune cryptocoin che hanno registrato una crescita maggiore ed uno sviluppo più evidente, vediamo quali sono le migliori criptovalute da acquistare nell’immediato col potenziale maggiore per i prossimi mesi.

1. Ethereum (ETH)

L’Ethereum ha registrato una crescita di 40x negli ultimi anni, è considerato la migliore alternativa ai Bitcoin ed è una delle criptovalute migliori su cui investire in questo momento. È una valuta estremamente promettente e con un team di sviluppo solido, capitanato da Vitalik Buterin, creatore e fondatore di Ethereum ed Ethereum Classic.

Il motivo per cui Ethereum è interessante è perché ha introdotto una rete su cui possono essere basate altre monete, introducendo una programmazione a blocchi più facile, ecco perché molte delle monete popolari sono basate su Ethereum, come ad esempio OmiseGo e Golem.

Introduce inoltre possibilità di trasferimento intelligenti tra i possessori di Ethereum ed è in generale molto più flessibile rispetto al Bitcoin, ecco perché è attualmente una delle migliori criptovalute in assoluto e si prevede possa essere la prossima e più importante moneta elettronica.


2. Monero (XMR)

La grande forza di Monero sta nell’anonimato. Si pensa generalmente che il Bitcoin sia veramente anonimo, il che purtroppo è falso. Tutte le transazioni in BTC possono infatti essere viste dal pubblico.

Questa moneta utilizza invece un sistema di indirizzi differente. In una normale transazione in criptomonete, normalmente si visualizza l'indirizzo di destinazione, il che significa la possibilità di essere tracciati. A differenza di altre monete, Monero mostra al pubblico soltanto un hash crittografico dell'indirizzo di destinazione, mentre gli unici che possono decifrare l'hash, sono il mittente e il destinatario.

Il Monero supera di gran lunga il Bitcoin, garantendo un livello di anonimato nelle transazioni senza pari, ecco il motivo per il quale sta crescendo molto. Il prezzo attuale è ancora basso se confrontato sempre al Bitcoin, il che lo rende una moneta estremamente interessante su cui conviene investire e con grandi potenziali di crescita.


3. Ripple (XRP)

Il Ripple è una cryptocurrency diversa dalle altre, in quanto superiore e centralizzata, la cui forza principale sta nella sua tecnologia.

Il Ripple utilizza un protocollo che consente di ridurre i costi delle transazioni finanziarie da importi enormi a pochissimi centesimi, rende inoltre l’operazione quasi immediata.

Il Ripple è una moneta molto promettente e già sostenuta da diverse venture capital, startup e soprattutto, utilizzata all'interno di grandi banche.


4. Bitcoin (BTC)

Il Bitcoin è la prima e più importante valuta elettronica e rappresenta ancora una grande opportunità su cui conviene investire.

La rete Bitcoin permette il possesso e il trasferimento anonimo, i cui dati necessari a utilizzare i propri bitcoin vengono salvati su uno o più personal computer o dispositivi elettronici sotto forma di portafoglio digitale. La struttura di questa rete e la mancanza di un ente centrale, rende impossibile l’accesso, il blocco o il sequestro da parte di qualunque autorità, governativa o non governativa.

La forza di questa moneta è la forte domanda di mercato e la possibile introduzione come metodo di pagamento reale alternativo alla valuta classica. Il prezzo attuale ha già raggiunto valori importanti e si sono visti anche declini altrettanto importanti, ma è ancora una criptomoneta con grande potenziale di crescita sulla quale vale la pena investire.


5. Zcash (ZEC)

Una criptomoneta che mira a risolvere lo stesso problema di Monero, ovvero garantire un reale e superiore livello di anonimato.

Zcash è una moneta virtuale creata con l’obiettivo di offre privacy e trasparenza nelle transazioni, dove mittente, ricevente e valore della transazione possono rimanere privati.

Zcash offre inoltre la possibilità di "divulgazione selettiva", consentendo ad un utente di dimostrare il pagamento a fini di un'eventuale revisione contabile, al fine di consentire agli operatori privati di scegliere di rispettare il ricorso al riciclaggio di denaro o ai regolamenti fiscali.

Questa è la forza di questa moneta, disponibile in fornitura fissa pari a 21 milioni di unità, e motivo del quale sta crescendo di valore e importanza.


6. OmiseGo (OMG)

OmiseGo è una cripto moneta con base in Thailandia basata sulla rete di Ethereum, che consente servizi di scambio di valori e servizi di pagamento in tempo reale in tutte le giurisdizioni, permettendo lo scambio sia di valuta legale che di cryptocurrency.

I possessori di OMG guadagnano sulle spese di transazione, ovvero, più transazioni avvengono su OmiseGo, più soldi faranno gli investitori che li possiedono, e di conseguenza, il prezzo degli OMG salirà. Il punto forte di vendita sta nelle rimesse, nei programmi fedeltà, pagamenti e commercio B2B e così via.

OmiseGo è una ciptovaluta giovane ma con grandi potenziali di crescita e con un prezzo interessante su cui vale la pena investire.


7. Siacoin (SC)

Siacoin rientra nelle Top40 di tutte le monete virtuali con capitalizzazione di mercato di poco più di 200 milioni di dollari, ci sono circa 28 miliardi di Siacoin in circolazione e raggiungerà presto i 40 miliardi di dollari.

A differenza di tutte le altre Criptomonete, ha un valore reale in quanto offre un prodotto reale, ovvero uno spazio di archiviazione decentralizzato, più sicuro e anonimo rispetto ai principali servizi cloud come Amazon S3, Dropbox e Google Drive, ad un prezzo più conveniente.

L’obiettivo di Siacoin è quello di abbassare notevolmente il servizio di memorizzazione Cloud, e vista la popolarità di questo tipo di servizi, vanta un notevole potenziale di crescita ed è una cripto molto interessante da tenere sottocchio.


8. Iota (MIOTA)

La Iota sembra essere l'unica moneta virtuale popolare non basata sulla tecnologia blockchain, ma è invece basata su una diversa distributed ledger technology chiamata Tangle, la quale promette di ovviare alle inefficienze della blockchain.

Offre teoricamente operazioni a costo zero, nessun miner e un tasso di transazione illimitato, il che significa che la scalabilità non è più un problema. Permette inoltre anche piccoli nano pagamenti e non permette di suddividere la moneta come ad esempio il Bitcoin.

La Iota è cresciuta molto recentemente, ed è un’altra crypto che vale la pena acquistare e tenere sotto controllo.


9. Steem (STEEM)

Lo Steem è una moneta utilizzata su Steemit, una piattaforma social media dove gli utenti vengono pagati per creare e curare contenuti. Viene fornita anche con i dollari Steem (Steem dollars), il che significa che su questa piattaforma ci sono due cryptocurrencies diverse. Gli Steem dollars sono tuttavia fissati a $1, mentre lo Steem dipende dal mercato ed è quindi soggetto a crescita.

Il successo di questa moneta, sta proprio qui, ovvero sul fatto di incentiva gli utilizzatori della piattaforma Steemit.com, remunerandoli in Steem o Steem dollars. Diversamente, Facebook, Twitter, ecc, non sono social network incentivati, anzi, c'è una maggiore probabilità che tu debba pagarli, piuttosto che avere una qualche possibilità di guadagnare postando contenuti. Steemit.com, fa il contrario, più posti e più guadagni.

La piattaforma, permette ai propri utenti di convertire i propri Steem in “Steem Power”, ovvero dei Token che danno più controllo sui pagamenti dei post e consentono di guadagnare sulle ricompense come curatore. La quantità di Steem posseduti, determina quanto vale la tua votazione. Ad esempio, se possiedo 1000 Steem Power (equivalenti a 1000 Steem), il mio voto positivo (un po come il “Mi Piace” di Facebook) vale $ 0.20. Qualora invece disponessimo di 500.000 Steem Power, un voto può arrivare a valere anche circa $100.

Steemit.com conta attualmente circa 300.000 utenti registrati e poco più di 10.000 utenti giornalieri attivi, ma se dovesse diventare mainstream come Facebook, il valore dello Steem potrebbe raggiungere livelli vertiginosi.


10. Dash (DASH)

Il Dash è nella Top10 delle criptomonete più popolari, registrando un tasso di crescita importante ed un valore in aumento notevole, tanto da essere considerata un'altra valida alternativa ai Bitcoin.

Il Dash è una criptovaluta open source peer-to-peer tra le più scalabili al mondo, offre la possibilità di effettuare transazioni istantanee private e opera su un modello auto-finanziato e autogovernato che abilita il Dash Network a pagare persone e imprese per effettuare lavori che aggiungono valore alla rete stessa.

Il Dash è popolare in quanto è una delle monete elettroniche più “friendly” in assoluto, facilmente integrabile da venditori e commercianti online di qualsiasi tipo sul proprio sito web, a costi irrisori rispetto ai tradizionali sistemi di pagamento elettronici tradizionali.

Il Dash è cresciuto molto, soprattutto nel 2017, ed è una delle criptomonete più interessanti e promettenti su cui conviene investire oggi.


La lista in questa pagina non è un elenco a pagamento e non rappresenta un consiglio di investimento ma soltanto l'opinione di Confrontobroker.it. Le cripto valute sono prodotti finanziari non regolamentati ad alto rischio e soggetti ad alta volatilità, non investire mai più di quanto si è disposti a perdere.

Pattern di prezzo

pattern di prezzo

Cosa sono i pattern di prezzo, come si individuano e cosa significano per il trader.

Pattern di prezzo cosa sono

I pattern di prezzo sono formazioni distintive e riconoscibili create dai movimenti del prezzo sul grafico, si individuano con trendline o altri elementi grafici e si verificano solitamente quando il prezzo “prende fiato o riposa” prima continuare o invertire il trend del mercato.

Un pattern è una figura identificata da una linea che connette i punti di prezzo comuni, come prezzi di chiusura, massimi o minimi, all’interno di uno specifico periodo di tempo.

Esistono pattern di inversione, quando segnalano un cambio di trend e pattern di continuazione, ovvero quando indicano una probabile continuazione del trend e vengono utilizzati dagli analisti tecnici e trader per cercare di prevedere la futura direzione del prezzo.

Il volume ha un ruolo determinante nella lettura dei pattern, spesso diminuisce durante la formazione dei pattern stessi, per poi aumentare quando il prezzo esce dalla figura grafica formata dal pattern. Gli analisti tecnici cercano i pattern di prezzo per prevedere il futuro comportamento del prezzo, includendo la continuazione del trend e le inversioni.

Pattern di continuazione

Il pattern di continuazione è un pattern di prezzo che suggerisce una interruzione temporanea di un trend esistente. Può essere pensato come una pausa durante un trend prevalente, un periodo mentre i venditori riprendono fiato durante un trend a rialzo, oppure quando i venditori si rilassano per un momento durante un trend negativo.

Mentre si forma un pattern di prezzo, non c’è modo di dire se il trend continuerà o si invertirà. Bisogna quindi avere una particolare attenzione alle trendline usate per tracciare il pattern di prezzo ed osservare se il prezzo supera verso il basso o verso l’alto la zona di continuazione.

L'analisi tecnica suggerisce generalmente che un trend continuerà finché non ne venga confermata l’inversione. In generale, più a lungo ci mette il pattern per svilupparsi e più grande è il movimento di prezzo all’interno del pattern, più significativo sarà il movimento una volta che il prezzo attraverserà l’area di continuazione in basso o in alto.

Se il prezzo continua nel suo trend, il pattern di prezzo è quindi un pattern di continuazione. Tra i pattern di continuazione più comuni abbiamo:

  • Pennant
  • Flag, bandiera
  • Wedge, cuneo
  • Triangoli


Pennant

Il pattern Pennant viene individuato tracciando due trendline che alla fine convergono. Una delle caratteristiche chiave dei pattern di prezzo Pennant è che le trendline si muovono in due direzioni, una verso il basso e l’altra verso l’alto. Di seguito un esempio di pattern Pennant.

pattern di prezzo pennant

Flag

I pattern Flag (bandiera) si individuano tracciando due trendline parallele, che possono pendere verso l’alto, il basso o orizzontalmente. In generale, un flag pattern che pende verso l’alto segnala come una pausa in un mercato in trend negativo; un flag pattern con inclinazione verso il basso invece, una pausa in un mercato con trend a rialzo.

La formazione del Flag è tipicamente accompagnata da un periodo di volume decrescente, che recupera poi quando il prezzo rompe al di fuori della formazione del flag.

pattern di prezzo flag

Wedge (cuneo)

I wedges sono pattern di prezzo individuati tracciando due trendline convergenti che si muovono nella stessa direzione, sia essa verso l’alto o verso il basso. Un wedge pattern verso il basso rappresenta una pausa durante un trend a rialzo; un wedge con angolo verso l’alto mostra un’interruzione temporanea in un mercato al ribasso.

In corrispondenza di pennant e flag, il volume tipicamente diminuisce durante la formazione del pattern, per aumentare poi quando il prezzo rompe (esce) in basso o in alto dal pattern del wedge.

pattern di prezzo wedge cuneo

Triangoli 

I triangoli sono tra i pattern grafici più usati e frequenti nell’analisi tecnica. I tre tipi di triangolo più comuni sono i triangoli simmetrici, i triangoli ascendenti e quelli discendenti. Questi pattern grafici possono durare indefinitamente anche da un paio di settimane a parecchi mesi.

I triangoli simmetrici si verificano quando due trendline convergono una verso l'altra e segnalano una probabile prossima rottura.

I triangoli ascendenti sono individuati da una trendline superiore orizzontale piatta ed una trendline inferiore crescente (verso la trendline superiore) e indicano una probabile prossima rottura di prezzo verso l’alto.

I triangoli discendenti sono individuati da una trendline inferiore orizzontale piatta ed una trendline superiore discendente (verso la trendline inferiore) e indicano una probabile prossima rottura di prezzo verso il basso.

La magnitudine (ampiezza) della rottura al rialzo o al ribasso è solitamente la stessa dell’altezza del lato verticale sinistro del triangolo, come mostrato nell’immagine sottostante.

pattern di prezzo triangolo

Pattern di inversione

Il pattern di inversione è un pattern di prezzo che suggerisce una prossima inversione di un trend esistente. Anche in questo caso, può essere interpretato come una pausa, un respiro finale del trend predominante, prima di ripartire nella direzione opposta.

Le inversioni che si verificano nella parte alta dei grafici (nelle aree dei massimi) sono conosciuti come pattern di distribuzione, dove quello specifico asset o mercato viene venduto con più entusiasmo rispetto a quanto non venga comprato.

Al contrario, le inversioni che si verificano nella parte bassa (minimi) sono anche conosciute come pattern di accumulo, dove i compratori entrano con più entusiasmo rispetto ai venditori.

Anche nei pattern di inversione, più tempo ci mette a svilupparsi, più grande sarà l'oscillazione di prezzo all’interno del pattern stesso e maggiore sarà il movimento dopo la rottura o uscita dal pattern stesso.
Quando il prezzo si inverte dopo una pausa, il pattern del prezzo è conosciuto come pattern di inversione.

Esempi comuni di pattern di inversione comprendono:

  • Head and Shoulder (testa e spalle)
  • Double Tops, doppio massimo
  • Double Bottoms, doppio minimo


Head and Shoulders (testa e spalle)

Il pattern head and shoulders appare nella parte alta o bassa del mercato come una serie di tre spinte: un picco (in alto o in basso) iniziale, seguito da un secondo più grande e successivamente un terzo che assomiglia al primo.

Un trend a rialzo che viene interrotto da un pattern head and shoulders nella parte alta del mercato può dare origine ad un inversione verso il basso. Al contrario, un head and shoulders che si forma in un trend al ribasso nella parte bassa del mercato può dare origine ad un’inversione del trend verso l’alto.

Il volume generalmente diminuisce durante la formazione del pattern e torna a crescere una volta che il prezzo rompe il pattern verso l’alto (nel caso di un head and shoulders nella parte bassa) o verso il basso (nel caso di un head and shoulders nella parte alta).

Qui di seguito un esempio di pattern di prezzo Head and Shoulders.

pattern di prezzo head and shoulders

Double Top (doppio massimo)

I double tops e bottoms segnalano un’area dove il mercato ha fallito due tentativi di superamento di un supporto o una resistenza. Nel caso di un double top, il quale spesso sembra una lettera M, una spinta iniziale verso un livello di resistenza è seguito da un secondo tentativo fallito, risultando in un’inversione di tendenza.

Un double bottom (doppio minimo) assomiglia ad una lettera W e si verifica quando il prezzo cerca di attraversare un livello di supporto; viene respinto e fa un secondo tentativo senza successo. Questo risulta spesso in un’inversione di tendenza. Di seguito un esempio di pattern Double Bottoms dove il prezzo tocca due volte la linea inferiore di supporto e poi rimbalza nella direzione contraria.

pattern di prezzo double bottom

I triple tops e bottoms sono pattern di inversione simili, con l’unica differenza che il tentativo di rottura della linea di supporto o resistenza avviene tre volte senza riuscire a superarlo.

Gap

I gap sono dei veri e propri buchi tra due periodi di trading, causati da un aumento o crollo significativo del prezzo. Ad esempio, un mercato ha chiuso ieri a 120$ e apre oggi a 150$, in questo caso abbiamo un gap (buco) di 30$.

I gap tendono generalmente a venire colmati, questo vuol dire che, come nell’esempio sopra, se abbiamo un gap up (gap al rialzo da 120$ a 150$), molto probabilmente il prezzo tenderà a scendere fino e/o oltre i 120$.

Per la definizione completa e maggiori esempi sui gap vedi questo articolo

Gap di Mercato

gap di mercato cos'è

Cosa sono i gap di mercato nel trading, come individuarli e come usarli nelle proprie strategie. Significato, definizione, tipologie ed esempi.

Cos’è il Gap?

Un gap di mercato è uno spazio di discontinuità nel grafico del prezzo che si verifica tra le ore di chiusura e riapertura di quel mercato. Il gap è quindi un buco nel grafico che avviene quando il prezzo crolla o cresce di molto rispetto al prezzo di chiusura del giorno precedente.

Solitamente succede nei fine settimana (tra Venerdì e alla riapertura di Lunedì) e tra la fine e l’inizio di una sessione da un giorno all’altro mentre i mercati sono chiusi.

I gap possono inoltre essere causati da alcune notizie che generano un cambio importante nei fondamentali di quel mercato nelle ore in cui le borse sono chiuse.

Esistono diversi tipi di gap, i più comuni sono il Common Gap, Breakaway Gap, Runaway Gap ed Exhaustion Gap, ognuno con caratteristiche e segnali diversi. 

Cosa ci dice il gap?

Il gap ci dice sostanzialmente che c'è stato un picco di venditori o compratori in quel determinato mercato. Si verificano quando una notizia o un evento causano un eccesso di panico o euforia tra gli investitori, con l’effetto che il prezzo apre significativamente più alto o più basso rispetto al prezzo di chiusura del giorno precedente.

A seconda del tipo di gap, può indicare sia l’inizio di un nuovo trend o l’inversione del trend precedente.

Il gap parziale è quando il prezzo di apertura è più alto o più basso di quello di chiusura del giorno precedente ma comunque all’interno del range di quel giorno.

Il full gap invece è quando l’apertura è al di fuori del range del giorno precedente (sopra il massimo di ieri in caso o sotto il minimo di ieri).

Il gap di mercato, specialmente il full gap, indica una forte variazione del sentiment di mercato avvenuto durante la notte.

I gap sono facili da individuare e molti trader li usano nelle proprie strategie per trarre profitti, tuttavia hanno delle limitazioni in quanto non è sempre semplice individuare di quale tipo di gap si tratta. Un gap viene interpretato male, può infatti causare errori e perdite notevoli. 

Gap, tipologie e differenze

I tipi di gap in analisi tecnica sono principalmente quattro, che hanno alcune differenze fondamentali e significati diversi.

Common Gap, Breakaway Gap, Runaway Gap ed Exhaustion Gap.

  • Common gap: non esiste un evento particolare che preceda questo tipo di gap. I common gap si verificano relativamente rapidamente (entro un paio di giorni) rispetto ad altri tipi di gap. I common gap sono anche conosciuti come “area gap” o “trading gap” e tendono ad essere accompagnati da una media dei volumi di trading normale.
  • Breakaway gap: si verifica quando il prezzo varia al di sopra di un’area di supporto o resistenza, canale, pattern o trading range definito da precedenti analisi tecniche. Quando il prezzo rompe un range ben affermato tramite un gap, viene definito breakaway gap.
  • Runaway gap o Measuring Gap: si verifica quando l’attività di trading salta i punti di prezzo sequenziali e generalmente nel mezzo di un rapido avanzamento o declino. Può essere usato per ipotizzare quanto avanti andrà un movimento, inoltre questi tipi di gap non vengono solitamente riempiti per un periodo di tempo considerevole.
  • Exhaustion gap: si verifica dopo un’ascesa rapida del prezzo rispetto alle settimane precedenti e indica generalmente la fine di un trend. Questo gap riflette il cambio significativo da un’attività di buying ad una di selling la quale tipicamente coincide con il crollo della domanda di un asset o mercato. L’implicazione del segnale è che il trend a rialzo potrebbe essere prossimo alla sua fine.

Le diverse tipologie di gap implicano conseguenze diverse per i trader. L’inversione o il breakaway gap sono tipicamente accompagnati da una ripida salita dei volumi del trading, al contrario invece dei common e runaway gap.

I Common gap si verificano infine più regolarmente e non hanno sempre una motivazione, inoltre, tendono e riempirsi laddove gli altri gap possono indicare un’inversione o una continuazione del trend. 

Esempi di Gap

Qui vediamo due esempi di gap parziale e full gap sul grafico giornaliero dello Zucchero. Nel gap parziale, abbiamo un’apertura sopra al prezzo di chiusura del giorno precedente ma all’interno del trading range del giorno prima (ovvero tra il minimo ed il massimo del giorno prima). Nel full gap, abbiamo un’apertura sopra al prezzo di chiusura del giorno precedente e sopra anche al massimo (punto più alto) del giorno prima.

gap di mercato full e parziale

Qui vediamo invece un esempio di Runaway gap al ribasso sul grafico giornaliero del Gas Naturale, dove il prezzo di apertura è notevolmente sotto sia al prezzo di chiusura che al minimo (punto più basso) del giorno precedente.

gap runaway

Simulazione di trading online: 3 broker affidabili dove provare senza rischi

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Vuoi capire meglio come funziona? Quali broker offrono conti demo gratuiti dove provare una fedele simulazione di trading online? Ecco i migliori operatori e le piattaforme più affidabili dove testare il reale funzionamento e le opportunità di guadagno, in modo sicuro e senza rischi.

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Quale migliore occasione, per comprendere appieno il funzionamento, se non quella di provare personalmente una vera sessione di trading online?

Il settore del trading registra quotidianamente una crescita costante di nuovi investitori interessati, e la domanda a cui il 100% di questi nuovi investitori vuole avere risposta è: “Voglio provare senza rischiare, dove posso farlo?” La risposta è: su un conto demo.

Il conto demo, o simulatore di trading, è un’opzione che solo alcuni broker offrono, proprio con l’obiettivo di farci capire esattamente come funziona la negoziazione, attraverso la simulazione di una vera e propria esperienza di trading. Prodotti scambiati, asset, acquisti e vendite, spread, grafici e condizioni di mercato sono esattamente come nella realtà, con l’unica differenza che il denaro utilizzato è virtuale, quindi senza rischi, senza costi e vincoli da parte nostra.

Comprendere come funziona e fare pratica, questi sono gli obiettivi principali del conto demo o simulatore di trading online. Capire quali sono le potenzialità, i rischi e le strategie prima di investire soldi veri, è fondamentale. Tutti i trader di successo, a qualsiasi livello, amatori o professionisti, sono partiti da qui.

Simulazione e Realtà: la Psicologia del Trading

Nota importante. L’unica cosa che non potremo comprendere attraverso la simulazione, è la reale psicologia del trading. Usare soldi virtuali e soldi veri, è tutta un’altra cosa. Con il denaro virtuale, la paura della perdita non c’è, saremo quindi molto più propensi al rischio, cosa che invece cambia radicalmente quando il denaro è reale, e soprattutto è il nostro.

Nessuna esperienza di trading demo quindi, può simulare al 100% la reale psicologia del trading. La gestione della perdita infatti, è l’aspetto umano più determinante da imparare a gestire, i trader affermati lo sanno. Perdere fa parte del trading, ogni giorno si vince e si perde e imparare a controllare questo aspetto, è la linea che separa un investitore di successo da chi semplicemente, ci prova.

Una volta acquisita dimestichezza a sufficienza quindi, inizia con un investimento contenuto, €500 sono sufficienti per entrare ancor più a fondo nel vero mondo del trading.

I 3 Migliori Broker Dove Simulare l’Esperienza di Trading

Una volta capito come funziona e fatto pratica, andremo ad investire soldi reali, è quindi determinante scegliere con cura il broker dove operare. Sicurezza, regolamentazione, piattaforme intuitive, condizioni di trading vantaggiose, supporto e formazione qualificata, sono i parametri imprescindibili che dobbiamo attentamente verificare e pretendere.

Attualmente, i broker che rispondono a tutte queste caratteristiche più consigliati per provare una reale simulazione di trading, sono XTB, AVATRADE e AXI. Per vedere invece la lista completa dei broker che offrono un conto demo gratuito visita questa pagina.

Ecco brevemente le principali caratteristiche di ognuno, scegli quello che risponde meglio alle tue esigenze e inizia subito la tua simulazione di trading online gratuita.

Broker: XTB

  • Permette di fare trading su forex, CFD, ETF, azioni, petrolio, metalli, indici, materie prime, obbligazioni e criptovalute
  • Conto demo gratuito illimitato
  • Deposito minimo di €100 per aprire un conto reale
  • Regolamentato CySEC e KFN
  • Piattaforma xStation, una delle migliori del settore
  • Servizio di supporto e ricerca efficiente
  • Formazione gratuita di alta qualità
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78% degli investitori CFD al dettaglio perde denaro con questo fornitore


Broker: AVATRADE

  • Permette di fare trading su forex, CFD, indici, ETF, azioni, oro, petrolio, bitcoin, materie prime, opzioni vanilla
  • Conto demo gratuito
  • Piattaforme MT4, MT5, AvaOptions
  • Deposito minimo di €100 per aprire un conto reale
  • Regolamentato BCI e CONSOB
  • Formazione gratuita
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Broker: AXI

  • Permette di fare trading su CFD su forex, materie prime, criptovalute, indici, azioni, ETF
  • Conto demo gratuito
  • Deposito minimo di €0 per aprire un conto reale
  • Regolamentato FCA, ASIC
  • Piattaforma semplice e immediata
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Trend

trend cos'è

Cos’è un trend, cosa indica e come si identifica: definizione, come utilizzarlo e come tradarlo.

Cos'è un Trend?

Un trend è una direzione generale che assume il mercato o il prezzo di un asset, può essere al rialzo o al ribasso e si identifica tramite l’uso delle trendline (linee di tendenza), unendo gli ultimi minimi e massimi toccati dal prezzo. Nel caso di un trend al rialzo, vedremo il prezzo che raggiunge massimi e minimi sempre più alti, in un trend al ribasso, vedremo il prezzo che tocca minimi e massimi sempre più bassi.

Trend trading e controtrend (o controtendenza) sono due delle tecniche principali utilizzate. Nel trend trading si mira a seguire la direzione del trend (se sale compriamo, se scende vendiamo) mentre il controtrend mira a identificare i punti di inversione o effettuare operazioni di acquisto o vendita che vanno contro il trend. 

I trend a rialzo e al ribasso sono parte integrante di qualsiasi mercato, forex, materie prime, indici, azioni, ecc e dell'economica stessa e si verificano regolarmente sia a livello giornaliero che sul medio lungo periodo.

Cos'è un trend a rialzo

Il trend a rialzo indica uno movimento del prezzo verso l’alto di un bene finanziario, azione o titolo. In un trend rialzista, ogni successiva oscillazione è più alta rispetto alla precedente, con massimi di prezzo sempre più alti. Fintanto che il prezzo segue questo movimento, il trend viene considerato confermato (si muove in trend), quando comincia ad avere oscillazioni più basse, perde solidità o può dare origine ad un’inversione e successivo inizio di trend negativo.

I trader trend follower (che seguono la tendenza), scelgono di tradare solo durante i periodi di crescita, effettuando solo acquisti, con l’obiettivo di trarre profitto dalla tendenza crescente del prezzo.

Un trend a rialzo fornisce quindi agli investitori un’opportunità di generare profitto dalla crescita di valore di un asset. Sapere inoltre quando vendere un asset appena smette di generare oscillazioni crescenti è la maniera più efficace di evitare grandi perdite, risultanti da inversioni del trend. 

Qui un esempio di trend al rialzo, dove possiamo vedere oscillazioni con massimi di prezzo sempre più alte rispetto alle precedenti.

trend cos'è

Cos'è un trend al ribasso

Un trend a ribasso indica un movimento del prezzo verso il basso di un asset finanziario, azione o titolo. In un trend al ribasso, ogni successiva oscillazione del prezzo è più bassa della precedente, con minimi di prezzo sempre più bassi. Fino a che il prezzo si muove secondo questi criteri, il trend rimane al ribasso, quando le oscillazioni cominciano ad essere più alte ed il prezzo crea dei nuovi massimi, può essere la fine del trend al ribasso e l’inizio di una nuova tendenza al rialzo. 

Un trend al ribasso fornisce agli investitori un’opportunità di generare profitto dal declino di valore di un asset. Sapere inoltre quando comprare un asset appena raggiunge il minimo (alla fine del trend al ribasso) è la maniera più efficace per acquistare a prezzo basso e generare profitto dalla successiva crescita. 

Qui un esempio di trend al ribasso dove possiamo vedere oscillazioni con minimi di prezzo sempre più basse rispetto alle precedenti.

trend al ribasso

Come funzionano i Trend

Un trend positivo è caratterizzato da una crescita generale del prezzo, mentre un trend negativo da un declino del prezzo. Ogni trend ha un inizio ed una fine, possiamo avere trend che durano un giorno, un mese o più, ed è importante identificarli per capire come sfruttarli a seconda della propria strategia.

Quando il prezzo si muove per un lungo periodo in un range laterale, ovvero non sale e non scende, siamo in un momento detto di trading range, ovvero in un momento senza un trend definito. 


Oscillazioni

I trend sono sempre caratterizzati da un’oscillazione costante, questo vuol dire che qualsiasi trend in salita, avrà delle discese (anche importanti) e qualsiasi trend al ribasso avrà dei picchi.

Le oscillazioni verso il basso più recenti sono tuttavia solitamente più alte di quelle precedenti e lo stesso vale per le oscillazioni verso l’alto. Una volta che la struttura comincia a collassare, il trend può perdere forza o trasformarsi in un trend negativo. I trend negativi sono composti da oscillazioni, alte e basse, che tendono comunque verso il basso.

In ogni caso, la direzione complessiva deve tendere ad alzarsi al fine di considerarlo un trend positivo o ad abbassarsi per essere considerato un trend negativo.


Trend trading e controtrend

Sapere se siamo oggi in un trend al rialzo o in un trend al ribasso è determinante per capire se comprare o vendere, in base alla propria strategia.

Se siamo in un trend al rialzo e siamo trend trader (ovvero seguiamo la direzione della tendenza), vorremo comprare, mentre se usiamo una strategia di controtrend (ovvero se andiamo contro la tendenza), vorremo trovare il punto giusto per vendere e andare contro il trend.

I segnali di acquisto o vendita, possono essere delle oscillazioni verso il basso o verso l’alto più basse delle precedenti, il prezzo che si abbassa al di sotto della linea di tendenza o della media mobile, a seconda di quali indicatori tecnici vorremo utilizzare per identificare un trend.

Tutti i trend finiscono prima o poi, riuscire a identificarlo e misurarlo, può alzare sensibilmente le probabilità di successo della propria strategia di trading.


Con l'analisi fondamentale

I trend possono essere usati anche da chi usa l’analisi fondamentale, la quale osserva i cambi di fatturato, utili o altri parametri economici. Per esempio, l’analisi fondamentale può andare a cercare dei trend di utili per azione o crescita del fatturato. Se gli utili sono cresciuti negli ultimi 4 quadrimestri, saremo di fronte ad un trend positivo, se sono scesi negli ultimi 4 quadrimestri, questo rappresenta un trend negativo.

Come identificare un Trend

I trend si possono identificare usando delle trendline, medie mobili, oscillatori tecnici, ecc. Per esempio, le linee di tendenza posso mostrare la direzione di un trend mentre l’indice di forza relativa (RSI), ci indica la forza di un trend in uno specifico intervallo di tempo.

È consigliabile utilizzare più strumenti o indicatori per identificare un trend o un controtrend e non affidarsi ad uno solo, unendo sia l’analisi tecnica che l’analisi fondamentale. Qui vediamo alcuni degli indicatori più utilizzati per identificare un trend.


Con le Trendline

Per identificare i trend usande le trendline basta unire una serie di picchi massimi in crescita (trend positivo) o una serie di minimi in discesa verso il basso (trend negativo). 

I trend positivi connettono una serie di picchi verso l’alto e creano un livello di supporto per i movimenti di prezzo futuri. I trend negativi connettono una serie di picchi verso il basso e creano una resistenza ai movimenti di prezzo futuri. Oltre a definire supporti e resistenze, queste linee di tendenza mostrano la direzione generale del trend.

Le linee di tendenza o trendline devono essere costantemente rintracciate, ovvero, se il prezzo scende al di sotto di una linea di tendenza durante una fase di rialzo, questo non significa che il trend sia necessariamente terminato, per questo la linea deve essere ridisegnata per visualizzare correttamente la nuova azione del prezzo.

identificare trend con trendline

Con le medie mobili

Per identificare un trend usando le medie mobili, basta inserire una media mobile sul grafico del prezzo: se il prezzo è sopra la media mobile siamo in un trend al rialzo, se il prezzo è sotto la media mobile, siamo in un trend al ribasso. Le medie mobili più utilizzate per identificare un trend sono a 50, 21, 18 periodi. Un periodo più lungo (es. 50 periodi) identifica un trend più lungo, un periodo più corto (es. 18 periodi) ci aiuta ad identificare un trend di breve periodo più veloce.

Per poter confermare se un trend è al rialzo o al ribasso è prassi comune attendere 2 o 3 candele completamente sopra (per un trend al rialzo) o sotto (per un trend al ribasso) la linea della media mobile. Completamente sopra o sotto significa che l’intera candela (apertura, massimo, minimo e chiusura) sono sopra o sotto la media mobile. 

Di seguito un esempio di identificazione di un trend al rialzo e al ribasso utilizzando una media mobile a 50 periodi.

In un trend al rialzo (prezzo sopra la media mobile), attendiamo 2 candele complete sopra la media mobile e compriamo al livello di massimo (parte più alta) della seconda candela, ipotizzando una continuazione del trend verso l’alto.

In un trend al ribasso (prezzo sotto la media mobile), attendiamo di vedere 2 candele complete sotto la media mobile e compriamo al livello di minimo della seconda candela, ipotizzando una continuazione del trend verso il basso.

identificare trend con medie mobili

Con gli oscillatori

Per identificare un trend o un’inversione di tendenza usando gli oscillatori di prezzo è sufficiente guardare quando l’oscillatore si trova in area di ipervenduto o ipercomprato: quando è in zona di ipervenduto, cercheremo un punto di entrata per un acquisto, quando è in zona di ipercomprato, cercheremo un punto di entrata per una vendita. Gli oscillatori sono molto utili per identificare inversioni di trend.

Nell’esempio sotto abbiamo usato il Williams %R a 10 periodi in combinazione con una media mobile a 50 periodi (la linea azzurra sul grafico): quando l’oscillatore si trova sopra 80 (zona di ipercomprato), possiamo aspettarci un imminente discesa, quando si trova sotto 20 (zona di ipervenduto), potremo aspettarci un imminente trend al rialzo. 

L'utilizzo più efficace degli oscillatori assieme alla media mobile è quello di prendere solo segnali di acquisto quando siamo in un trend al rialzo (prezzo sopra la media mobile) e prendere solo segnali di vendita quando siamo in un trend al ribasso (prezzo sotto la media mobile).

identificare trend con oscillatori

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Trading Obbligazioni

trading obbligazioni

Cos'è il trading obbligazionario, quali sono i rischi e i vantaggi di questo mercato, dove acquistarli e i broker più indicati per fare trading in obbligazioni.

Cos'è il trading obbligazionario

Il trading in obbligazioni consiste nella pianificazione, esecuzione e controllo delle operazioni eseguite sui mercati finanziari dei Bond, come BTP, Bund e T-Note. Fare trading sulle obbligazioni significa comprare e/o vendere obbligazioni a breve, medio o lungo termine.

Le obbligazioni sono asset a bassa volatilità, in questo caso, le operazioni di trading possono variare da pochi giorni a qualche settimana. 

Per chi è indicato

Il trading sulle obbligazioni è indicato per l’investitore che ha come obiettivo una diversificazione di portafoglio per un lasso di tempo stretto, anche trimestrale.

Le obbligazioni sono un asset ideale principalmente per chi ha un approccio a medio / lungo termine, mentre non sono un mercato ideale per il trading intraday in quanto poco volatili (si muovono poco e lentamente). 

Rischi legati alle obbligazioni

Il rischio di mercato, di insolvenza e il volume di indebitamento di un Paese sono i fattori chiave per determinare il rischio/rendimento nel trading obbligazionario.

Tuttavia, le obbligazioni sono più stabili nel tempo e considerate una forma di investimento meno rischioso rispetto alle azioni, in quanto non soggette a quotazione sul mercato azionario e meno sensibili agli sbalzi classici del mercato.

Nelle obbligazioni, fattori come lo spread, il rischio Paese e scelte di allocazione del capitale, sono i fattori che fanno muovere il prezzo di un’obbligazione.

Il prezzo delle obbligazioni può quindi salire o scendere in seguito a una variazione dei tassi di interesse o del livello di rischio dell'emittente, ovvero la solidità economica del Paese che le ha emesse.

Cosa sono le obbligazioni

Le obbligazioni sono prestiti che un piccolo/medio risparmiatore fa ad uno Stato o una azienda, in cambio di un interesse concordato. L'obbligazione è per chi la detiene (piccolo/medio risparmiatore) una forma di investimento, mentre chi la emette (Stato o azienda) ha come obiettivo principale l’ottenere liquidità immediata.

I titoli di Stato sono le obbligazioni emesse da un Paese e solitamente il rimborso del capitale al detentore da parte dell'emittente, avviene alla scadenza, mentre gli interessi sono liquidati periodicamente.

In Italia, i titoli di Stato o BTP (buoni del tesoro poliennali), vengono emessi con scadenze diverse che variano da 1 mese a 50 anni. I più popolari e spesso presi come riferimento sono i Titoli di Stato a 5, 10 e 30 anni. 

Quali tipi di obbligazioni esistono

Esistono vari tipi di obbligazione (qui l’elenco su Wikipedia), ma riferite in ambito trading, le obbligazioni più importanti sono i BTP (buoni del tesoro poliennali) e in particolar modo i Futures dei BTP.

Qui l’elenco delle tipologie di obbligazioni emesse dal Ministero dell'Economia e delle Finanze Italiano con le principali caratteristiche, durata e rendimenti: 

  • Buoni Ordinari del Tesoro (BOT): sono titoli della durata variabile da 3, 6 e 12 mesi, il cui rendimento viene calcolato dallo scarto di emissione;
  • Btp Italia: titoli della durata variabile di 4, 6 o 8 anni, dove le cedole sono indicizzate all'andamento dell'inflazione in Italia;
  • Certificati di Credito del Tesoro (CCT): sono obbligazioni bancarie della durata di 7 anni e con cedole variabili semestrali, sono calcolate in base al tasso Euribor a 6 mesi più una maggiorazione (spread);
  • Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ): titoli della durata di 24 mesi, privi di cedole;
  • Buoni del Tesoro Poliennali (BTP): obbligazioni bancarie della durata di 3, 5, 10, 15 e 30 anni e con cedole fisse semestrali;
  • Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all'inflazione europea (BTP€i): obbligazioni con durata di 5 e 10 anni, dove il capitale rimborsato a scadenza e le cedole semestrali sono calcolate in base all'andamento dell'inflazione Europea.

Pro e contro

Pro

  • Prodotto meno volatile e poco aggressivo
  • Trend costanti
  • Permette di impostare obiettivi differenti

Contro

  • Poche vere informazioni
  • Pochi prodotti
  • Necessario seguire e capire la politica monetaria e il rischio del Paese

Tecniche e strategie

Le strategie di trading sulle obbligazioni sono svariate, di seguito elenchiamo alcune delle tecniche più popolari e utilizzate.

  • Analisi tecnica pura con lo Stocastico: consiste nell individuare dei pattern come, Testa e Spalla, Trend, Fasi laterali del mercato, e successivamente, con il supporto dell’indicatore stocastico a 14 periodi, individuare i punti di ipercomprato e ipervenduto a prescindere del timeframe
  • Tecnica di Spread Trading: si tratta di una tecnica avanzata che mira a individuare situazioni di arbitraggio, ossia differenze di movimento asincronizzate su asset che generalmente seguono lo stesso andamento. Un esempio è il rapporto inverso tra obbligazioni ed equity (azionario), con la possibilità di posizionarsi LONG su ambedue e sfruttare questa tecnica. Nel caso del mercato obbligazionario Italiano quindi, andremo a misurare lo spread tra BTP Italia e il FTSE MIB, l’indice di borsa Italiano. È una tecnica complessa e utilizzata principalmente da trader con esperienza.
  • Tecnica dei volumi (se parliamo di futures su obbligazioni nello specifico): con questa tecnica andiamo ad analizzare i volume dei contratti scambiati con scadenza trimestrale, le cosiddette “mani forti” per individuare una possibile formazione di un trend. Importante in questo caso è il money management, in quanto questa tecnica permette di captare il momentum di ingresso, ma non tiene in considerazione i possibili ritracciamenti. È necessario quindi avere lo stop loss posizionato correttamente e capitale a sufficienza per reggere le oscillazioni.

Migliori obbligazioni su cui fare trading

BTP, T-NOTE e Bund sono le migliori obbligazioni su cui fare trading, le più liquide e appetibili per il piccolo e medio investitore. I BTP sono i buono del tesoro poliennali ovvero le obbligazioni emesse dallo Stato Italiano, i T-Note o Treasury Note sono le obbligazioni Americane e i Bund sono le obbligazioni Tedesche.

Che broker serve per fare trading sulle obbligazioni

Per fare trading online sulle obbligazioni dobbiamo affidarci a banche che offrano questa possibilità, oppure a broker con Futures sulle obbligazioni o broker CFD per il trading sui mercati OTC (qui la definizione su Wikipedia). 

I Bond sono generalmente un prodotto bancario, da acquistare quindi presso istituti bancari, mentre i broker offrono la possibilità di fare trading online tramite i prodotti derivati, Futures o CFD.

Di seguito elenchiamo i migliori broker per fare trading sulle obbligazioni Futures e CFD che abbiamo testato, con le migliori condizioni e piattaforme di trading. Tutti I broker qui elencati ad eccezione di Fineco, offrono conti demo gratuiti per testare le piattaforme ed il servizio. 

#1

xtb

XTB è un broker CFD indicato per trader privati e professionali per fare trading sulle obbligazioni CFD. Offre la possibilità di negoziare su Bund Tedeschi e Treasury Note Americani, con prezzi competitivi e su una buona piattaforma di trading, immediata e facile da usare a tutti i livelli di esperienza, oltre alla possibilità di creare diversi conti demo.

Deposito minimo: nessuno
Licenza: CySEC, FCA, KNF

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#2

avatrade

Avatrade è un broker che offre la possibilità di fare trading CFD sui derivati dei Bond Americani, Europei e Giapponesi, offre un buon numero di mercati e spread competitivi per piccoli e medi risparmiatori, con la possibilità di creare conti demo illimitati per testare le proprie strategie.

Deposito minimo: 100€
Licenza: BCI

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perde denaro operando con questo fornitore


#3

tradestation

Tradestation è una delle più grandi società di intermediazione online di titoli e Futures, permette di fare trading sulle obbligazioni usando i Futures. È un broker per professionisti e trader con esperienza, offre una delle piattaforme di trading più avanzate oggi disponibili, con numerosi strumenti avanzati, possibilità automazione e backtesting.

Deposito minimo: 500€
Licenza: SEC, FINRA

il tuo capitale è a rischio


#4

fineco trading

Fineco è un broker ben strutturato per il trading obbligazionario, con accesso a diversi BOT, BTP Italia e titoli di Stato, attraverso una piattaforma ben organizzata per questo tipo di investimenti. I costi di trading sono leggermente più elevati ma la qualità del servizio e la quantità dei prodotti negoziabili giustificano il prezzo, soprattutto per trader avanzati o professionali.

Deposito minimo: 0€
Licenza: CONSOB

il tuo capitale è a rischio


#5

ibroker

iBroker offre la possibilità di fare trading sui Futures delle obbligazioni Italiane, Europee e Americane, attraverso una piattaforma di trading veloce e completa, con spread competitivi e un valido set di strumenti di analisi tecnica.

Deposito minimo: 0€
Licenza: CNMV

il 75,31% degli investitori CFD al dettaglio
perde denaro operando con questo fornitore


Trading Intraday

trading intraday

Cos’è il trading intraday, rischio, mercati migliori, vantaggi e svantaggi, tutto quello che devi sapere su questo stile di trading online.

Cos'è il trading intraday

Il trading Intraday o day trading consiste nella pianificazione, esecuzione e controllo giornaliero delle operazioni di acquisto e vendita sui mercati finanziari, con posizioni della durata media variabile dalle 4 ore ai 15 minuti o meno nel caso dello scalping. Il trading Intraday inizia e finisce nella stessa giornata, tutte le operazioni vengono aperte e chiuse lo stesso giorno.

Per chi è indicato

Il trading intraday è una tipologia di trading online ideale per chi ha molto tempo e pazienza per analizzare i mercati ogni giorno e per più ore al giorno, per chi preferisce non avere posizioni aperte durante la notte e per chi ha come obiettivo dal 50% in su sui propri ingressi economici.

Nel trading intraday è inoltre importante saper pensare ed agire velocemente, oltre a saper controllare le proprie emozioni ed impulsi. Il trading intraday non è quindi una tecnica indicata per persone emotive o che non sono in grado di rispettare scrupolosamente un piano di trading con regole di entrata, uscita e gestione del denaro ben definite.

Il day trading è lo stile di trading che vede il maggior numero di trader perdenti, richiede disciplina, concentrazione e ottime capacità di money management. In definitiva il day trading è uno stile di trading per pochi.

Livello di rischio

Il trading intraday è più rischioso del trading multiday o swing trading in quanto il capitale viene maggiormente messo sotto pressione, ed il numero di ore dedicate all'attività di trading è generalmente più alto.

Il livello di rischio in questo caso è anche molto psicologico, oltre che monetario, ma dipende ovviamente sempre dalla pianificazione e dagli obiettivi personali definiti nel proprio piano di trading.

L’aspetto psicologico nel trading intraday gioca un ruolo determinante e senza un’accurata ed intransigente gestione del denaro, le probabilità di essere profittevoli sono molto basse.

Pro e contro

Pro

  • Risultati immediati
  • Si eliminano preoccupazioni overnight (non si tengono posizioni aperte durante la notte)
  • Possibilità di cambiare strategia rapidamente
  • Meno condizionati dalle varie analisi

Contro

  • Rischio di overtrading (fare trading in eccesso)
  • Trading ad alta frequenza
  • Meno controllo del rischio
  • Rischio psicologico elevato
  • Rischio legato alle commissioni di trading

Tecniche e strategie

Qui una panoramica delle tecniche e strategie di trading intraday più comuni, con una breve descrizione del funzionamento.

  • Scalping: consiste nella esecuzione giornaliera di numerosi trade della durata di pochi minuti e con obiettivi di profitto minimi. La tecnica dello scalping sfrutta la volatilità giornaliera del mercato e mira a “rosicchiare” pochi pip/tick per volta, con l’obiettivo di accumulare tante piccole vincite. Questa tecnica intraday è applicabile su mercati o asset che si muovono molto e con piattaforme di trading veloci (vedi qui i broker più indicati per lo scalping).
  • Utilizzo di indicatori e oscillatori su time frame bassi: consiste nella combinazione dell'analisi grafica e due indicatori, su time frame a 15, 30 o 60 minuti. La tecnica usa un indicatore direttamente integrato sul grafico del prezzo (ad esempio le Bande di Bollinger impostato di default a 20,2) ed uno esterno come l’RSI a 14 periodi. Lo scopo di questi due indicatori tecnici e quello di avere almeno due conferme prima di eseguire il trade, ad esempio, l’indicatore RSI sotto il livello 20 ed il prezzo che tocca la Banda di Bollinger inferiore, per poter eseguire un trade LONG (acquisto). È una tecnica popolare tra i trader tecnici che usano le analisi tecniche nella propria quotidianità.
  • Tecnica con Stop Loss Costante: consiste nel posizionare uno stop loss monetario o percentuale costanti su ogni trade, che sia consono al proprio livello di rischio a prescindere dal mercato. Ad esempio, sulla coppia forex USDJPY intraday il mio stop loss è di 40 pips su ogni posizione, e posso eseguire da 1 a 3 trade totali la cui somma sia almeno 80 pips di guadagno.
  • Trading sulle notizie (news trading): consiste nel fare trading al rilascio di una notizia economica rilevante, che sappiamo scuoterà il mercato in alto o in basso per un breve periodo. Ad esempio, il news trading è usato al rilascio delle trimestrali aziendali, quando infatti vengono o non vengono superate le aspettative sugli utili, il valore di quella specifica azione si muoverà sensibilmente. Sono molto frequenti i GAP di mercato in questo caso. È una delle tecniche di trading intraday più rischiose e che implica una buona conoscenza del mercato, la tecnica meno adatta per chi inizia o per chi preferisce un trading più disciplinato.

Mercati migliori

  • Dax
  • Oro
  • Petrolio
  • SP500
  • USD/JPY
  • USD/CAD

I mercati che si prestano maggiormente al day trading devono essere volatili e con volumi di contrattazioni importanti, ovvero devono muoversi molto e in quantità. Per il day trading è quindi fondamentale lavorare con asset ad alta volatilità.

Alcuni dei mercati migliori per il trading intraday sono: Dax, Oro, Petrolio, SP500 e le coppie forex USD/JPY e USD/CAD, utilizzando i Futures o i CFD, che sono gli strumenti migliori per il day trading.

Ad esempio, il Dax (indice di borsa Tedesco) ha un movimento medio giornaliero molto importante (alta volatilità giornaliera), accompagnato da un numero di operazioni elevato (alti volumi), queste caratteristiche lo rendono uno dei mercati migliori per il day trading.

In altri asset come il Gas Naturale, il movimento giornaliero può essere elevato ma non spesso viene accompagnato da un numero di contratti elevato (volumi).

Consigli

Per aumentare le probabilità di successo nel trading intraday e come consigli generali, sono 5 le qualità principali che un day trader deve imparare ed implementare nella propria quotidianità:

  1. Saper accettare la perdita 
  2. Lavorare con Stop Loss e Take profit
  3. Imparare a pensare e agire rapidamente
  4. Saper gestire e controllare l’aspetto psicologico
  5. Capire il rischio complessivo del proprio conto di trading

Che broker serve per fare trading intraday

I broker migliori per fare day trading devono offrire alta affidabilità e velocità nell’esecuzione degli ordini, basse commissioni, supporto immediato in caso di problemi ed una perfetta sincronizzazione tra le piattaforme desktop e mobile.

Nel day trading i costi e la qualità dell’esecuzione sono molto importanti (in quanto incidono in negativo sul profitto finale) è quindi consigliato scegliere accuratamente il broker con un’occhio di riguardo a questi due parametri.

Come per le altre tecniche di trading, resta poi valido il criterio di scelta legato alla regolamentazione, ovvero il fatto si scegliere soltanto broker regolamentati e di provare un conto demo prima di depositare denaro reale.

Tra quelli che abbiamo testato, i migliori broker per il trading intraday sono:

#1

xtb

XTB offre una combinazione di condizioni ottimale per fare trading intraday, una piattaforma di trading veloce e completamente web based, spread bassi ed un servizio di assistenza rapido, con la possibilità di negoziare su molti mercati CFD tra indici di borsa, forex, materie prime, ETF ed azioni pure. Tutte le strategie di trading sono consentite su XTB ed è una scelta indicata sia per privati che trader professionali.

Deposito minimo: nessuno
Licenza: CySEC, FCA, KNF

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perde denaro con questo fornitore


#2

FP Markets

FP Markets è un buon broker ECN per il day trading, soprattutto per i trader intraday che operano sulle azioni, in quanto offre una piattaforma ottimizzata per questo scopo, molto veloce e affidabile. Su FP Markets è possibile negoziare su azioni, indici, forex, materie prime e criptovalute, con spread molto competitivi e condizioni generali tra le più competitive del settore.

Deposito minimo: 100€
Licenza: CySEC, ASIC

70,67% degli investitori CFD al dettaglio
perde denaro con questo fornitore


#3

axi broker

Axi offre un numero molto elevato di mercati CFD tra forex, indici, materie prime, criptovalute, azioni ed ETF. La piattaforma include inoltre una funzionalità specifica di copy trading, che permette di copiare le strategie di altri trader che stanno funzionando meglio. Una scelta da valutare per day trader privati e professionisti.

Deposito minimo: 0€
Licenza: FCA, ASIC

82,7% degli investitori CFD al dettaglio
perde denaro con questo fornitore


#4

ic markets

IC Markets è un broker ECN di fama mondiale e con volumi di scambi giornalieri molto elevati, offre spread molto buoni e buona velocità di esecuzione, le piattaforme di trading disponibili sono la MetaTrader 4 e 5 e la cTrader. È una scelta indicata per professionisti e principianti e per chi usa strategie automatizzate, Expert Advisor e robot trading.

Deposito minimo: 200€
Licenza: ASIC, FSA

70,81% degli investitori CFD al dettaglio
perde denaro con questo fornitore


#5

admiral markets

Admiral Markets è un broker CFD che ben si presta all’applicazione di diverse tecniche di trading e per lo stile di trading intraday. Offre condizioni buone, con spread medi di 1.0 punti sul DAX, 0.01 pips sulla coppia forex USDJPY e 0.05 pips sul petrolio, oltre a due piattaforme di trading affidabili, le classiche MetaTrader 4 e 5 disponibili in tutte le versioni, desktop, mobile e web. Il deposito minimo è di 100 Euro ed è una buona scelta da valutare per day trader di livello intermedio e professionisti.

Deposito minimo: 100€
Licenza: FCA, CySEC, ASIC

73% degli investitori CFD al dettaglio
perde denaro con questo fornitore


Pullback

pullback

Cos'è, cosa indica e come si usa il pullback in analisi tecnica e nel trading online.

Cos’è il Pullback

Il pullback è una pausa o una discesa momentanea del prezzo di un’azione o asset durante la fase di continuazione di un trend a rialzo. Il pullback può essere considerato come un “respiro” del mercato, il quale si ritira momentaneamente prima di continuare la sua salita.

Il pullback è molto simile ad un ritracciamento o ad un consolidamento e talvolta questi termini vengono utilizzati per indicare la stessa cosa.

Il termine pullback (in Italiano “ritirarsi”) è generalmente usato nel trading online e in analisi tecnica per indicare cali di prezzo che durano relativamente poco (per esempio alcune sessioni consecutive) prima che il trend riprenda a salire.

Il pullback è quindi una flessione temporanea del prezzo di un asset o di un'azione, dura generalmente qualche sessione e può fungere da punto di entrata o segnale di ingresso quando confermato dagli altri indicatori tecnici.

Cosa indica il Pullback

Il pullback indica un’opportunità di acquisto in un mercato che si trova in un trend al rialzo. Una condizione fondamentale è che il trend al rialzo sia in atto da un po’ e confermato da altri indicatori tecnici come ad esempio le medie mobili.

I pullback si verificano in tutti i mercati, azionario, indici, materie prime o trading sul forex, sono un comportamento del tutto normale in un trend rialzista e rappresentano il movimento naturale del prezzo, che si muove in cicli e continuando a formare nuovi minimi e massimi.

Il pullback implica inoltre il movimento del prezzo verso un’area di supporto tecnico, prima di riprendere e continuare il suo trend verso l’alto, tuttavia nel caso in cui il pullback rompa (attraversi e prosegua verso il basso) il livello di supporto, potrebbe significare un’inversione di trend.

Come usare un Pullback

Per usare correttamente il Pullback come punto di ingresso, dobbiamo prima individuare un trend al rialzo consolidato e successivamente usare i punti di discesa del pullback come punti di entrata.

Il grafico sotto mostra un esempio sull’indice di Borsa Americano Standard & Poor 500.

Individuato un trend al rialzo consolidato, nell’esempio tramite l’uso di una trendline (linea rossa sul grafico), notiamo diversi pullback (frecce rosse sul grafico), dove il prezzo scende temporaneamente per rimbalzare poi sulla linea rossa (che funge anche da livello di supporto tecnico) e continuare la sua salita.

Alla fine della salita invece (freccia gialla sul grafico) notiamo che il pullback rompe la trendline di supporto, attraversandola e continuando verso il basso, indicando un'inversione di trend e non più un Pullback.

L’uso di più indicatori tecnici è quindi determinante per comprendere quando si tratti di un Pullback o di un’inversione di tendenza. Per fare pratica, si consiglia di iniziare su un conto demo per allenarsi ad individuare i Pullback.

pullback SP500

Pullback e inversione differenze

Pullback e inversioni sono entrambi movimenti di prezzo verso il basso, con la differenza che il Pullback è una discesa temporanea, mentre l’inversione è una discesa più lunga.

Confonderli è facile e per distinguerli è determinante utilizzare più indicatori tecnici, in quanto l’inversione implica quasi sempre un cambiamento più sostanziale nel mercato stesso. 

Il rilascio di una notizia negativa sui raccolti nelle materie prime o di un report vendite in calo da parte di un’azienda, sono condizioni che influenzano il valore di un asset o azione e che portano gli investitori a ricalcolare il valore dell’asset o azione stessa.

Questi avvenimenti che accadono fuori dai mercati, si riflettono sui grafici in ritardo, inizialmente con giornate negative che possono sembrare dei semplici pullback, ma che poi si prolungano, diventando inversioni di tendenza.

Guardare i dati economici e usare più indicatori come le trendline, canali e medie mobili, può aiutare a individuare in tempi adeguati quando si tratta di un pullback o di una inversione.

Per i principianti è consigliabile fare pratica su un conto demo ed allenarsi a individuare Pullback e inversioni sulla piattaforma di trading usando gli indicatori tecnici.

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Supporti e Resistenze

supporti e resistenze

Cosa sono e a cosa servono i supporti e le resistenze nel trading online, come si tracciano e come si usano correttamente nell'analisi tecnica dei mercati finanziari.

Supporti e resistenze cosa sono

Il livello di supporto indica l’ultimo prezzo minimo sotto il quale un asset o titolo non riesce ad andare, la resistenza, l’ultimo livello massimo sopra il quale un asset o titolo non riesce ad andare, in un determinato periodo di tempo.

Il supporto funge come da “pavimento” mentre la resistenza da “soffitto”, ovvero agiscono come da limiti inferiori e superiori all’interno dei quali il prezzo si muove e fatica a superare.

I livelli di supporto e resistenza sono il nocciolo dell’analisi tecnica nel trading online e quando vengono toccati, tendono a rappresentare un’opportunità di acquisto o vendita a seconda dei casi e della propria analisi di mercato.

Cos’è un supporto

Il supporto o livello di supporto è l’ultimo prezzo più basso registrato in un mercato, sotto il quale un asset o titolo non riesce ad andare, dato un determinato periodo.

Indica il livello di prezzo al quale i compratori tendono ad acquistare o ad entrare nel mercato e identifica il prossimo livello di prezzo più basso (minimo) che ci si aspetta venga toccato.

Si ricava dai minimi di prezzo precedenti di quel mercato/asset e indica il punto dove si ipotizza che un trend al ribasso si fermi e/o si inverta. I livelli di supporto, tendono a fungere come da “pavimento”, impedendo al prezzo di un asset di scendere ulteriormente.

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Esempio di livello di supporto su un grafico giornaliero della Soia.

Nell’analisi tecnica il livello di supporto si disegna sul grafico tracciando una linea che connette i picchi più bassi del periodo considerato. La linea di supporto può essere orizzontale o inclinata verso il basso/alto assieme al trend del prezzo.

Cos’è una resistenza

La resistenza o livello di resistenza è l’ultimo prezzo più alto registrato in un mercato, sopra il quale un asset o titolo fatica ad andare, dato un determinato periodo.

La resistenza è il prossimo livello di prezzo più alto (massimo) che ci si aspetta venga toccato, si ricava dai massimi di prezzo precedenti di quel mercato/asset e indica il punto dove si ipotizza che un trend al rialzo si fermi e/o si inverta. I livelli di resistenza, tendono a fungere come da “soffitto” di un asset, impedendo al prezzo di salire ulteriormente.

resistenza

Esempio di livello di resistenza su un grafico giornaliero dell'indice di borsa Nikkei.

Il livello di resistenza viene disegnato sul grafico tracciando una linea retta o inclinata che unisce i picchi più alti di un determinato periodo di tempo e individua il prezzo al quale un asset incontra una pressione creata dal numero crescente di venditori che tentano di vendere a quel prezzo.

A cosa servono

I livelli di prezzo identificati nelle aree di supporto o resistenza, possono fungere da potenziali punti di entrata o uscita da un trade in quanto, quando un prezzo raggiunge un supporto o una resistenza, si verificano una di queste due possibilità:

  • inversione: il prezzo “rimbalza” contro la linea di supporto o resistenza e va nella direzione opposta (inversione di trend); 
  • continuazione: il prezzo continua a procedere nella stessa direzione del trend con buone probabilità di raggiungere il prossimo punto di supporto o resistenza.

Fare trading usando i supporti e le resistenze, si basa quindi sulla convinzione (in base alle proprie analisi tecniche di quel mercato o titolo) che il supporto o la resistenza verrà o non verrà rotto.

Se il prezzo rimbalza sul livello di supporto/resistenza o se lo supera e continua nella stessa direzione, possiamo entrare nel mercato ipotizzando sulla direzione futura.

Saper determinare i livelli di resistenza e supporto può migliorare drasticamente l’esito delle proprie strategie di trading a breve termine, in quanto forniscono indicazioni dei livelli minimi e massimi che un prezzo dovrebbe toccare nel breve termine. Questi livelli possono inoltre essere usati come livelli di Stop Loss e Take Profit.

Tuttavia, se individuare supporti e resistenze su un grafico è relativamente semplice, il loro utilizzo non offre nessuna garanzia reale in merito a ciò che accadrà in futuro in quanto si basano su dati passati, non a caso infatti, vengono totalmente ignorati dai alcuni trader.

Come individuare e tracciare supporti e resistenze

  • tracciando linee orizzontali sull’ultimo massimo o minimo
  • tracciando una trendline unendo gli ultimi due massimi o minimi
  • usando la media mobile come linea di supporto o resistenza

Supporti e resistenze rappresentano delle barriere di prezzo, i punti massimi e minimi dove ci si aspetta che il mercato arrivi, ma il prezzo di un asset cambia costantemente e così i supporti e le resistenze.

Si possono tracciare su tutti i tipi di grafici, a barre, candele giapponesi, ecc, e si usano in tutti i mercati finanziari, forex, materie prime, indici di borsa, azioni, ecc,

Questi sono i metodi più comunemente utilizzati per individuare e tracciare supporti e resistenze.

 

Usando le linee orizzontali

Per individuare un supporto tracciamo una linea orizzontale in corrispondenza dell’ultimo prezzo minimo toccato, per individuare una resistenza, tracceremo una linea orizzontale in corrispondenza dell’ultimo prezzo massimo toccato.

supporto resistenza usdjpy

Usando le trendline

Per individuare una linea di supporto usando le trendline (linee di tendenza), basta unire gli ultimi due minimi (livelli di prezzo più bassi) toccati da un asset o titolo, mentre per individuare una linea di resistenza basta unire gli ultimi due massimi (livelli di prezzo più alti) toccati dal prezzo stesso.

Qui un esempio sul grafico settimanale del cotone. La linea rossa rappresenta l’ultimo livello di resistenza (individuato tracciando una linea di trend che unisce gli ultimi due massimi di prezzo toccati).

Sul grafico, notiamo che il prezzo ha appena rotto (attraversato e superato) la trendline che identifica l'ultimo livelli di resistenza.

In questo caso possiamo ipotizzare con buone probabilità, che il prezzo del cotone continuerà a salire.

livello di resistenza

Usando le medie mobili

La media mobile viene spesso usata per individuare livelli di supporto e resistenze automatici. Basta inserirla sul grafico (le medie mobili sono disponibili su tutte le piattaforme di trading) e sarà semplice identificare a livello visivo la resistenza ed il supporto di un determinato mercato.

È consigliabile provare differenti timeframe sulle medie mobili, fintanto che trovano quella che lavora meglio per un obiettivo specifico.

Qui sotto un esempio sul grafico giornaliero dello zucchero, che utilizza una media mobile a 18 periodi.

supporti e resistenze con medie mobili

La media mobile è una linea in costante cambiamento sul grafico, che mostra in maniera più lineare l’andamento storico del prezzo e contemporaneamente permette al trader di identificare supporti e resistenze.

Notate come il prezzo dell’asset incontra supporto nella media mobile quando il trend è al rialzo e come funge da resistenza quando il trend è al ribasso.

Le medie mobili si possono usare in molti modi, ad esempio, cercando di anticipare i movimenti crescenti nel momento in cui il prezzo attraversa verso l’alto la media mobile, o uscendo dal un trade quando il prezzo si abbassa sotto la media mobile.

Forza di un supporto o resistenza

Numero di tocchi

Un supporto o resistenza, viene considerato tanto più forte quante sono le volte in cui il prezzo non è riuscito a superarlo.

Quanto più numerose sono le volte in cui un prezzo tocca un supporto o resistenza, quanto più viene rafforzato quel livello. Quando i prezzi continuano a rimbalzare su un supporto o resistenza, un maggior numero di venditori e compratori lo noteranno e baseranno le loro decisioni su questi livelli. È possibile inoltre che le zone di supporto e resistenza abbiano più significato quando sono precedute da grosse impennate di prezzo o discese molto ripide.

Ad esempio, una ripida ascesa verrà interpretata come una maggiore probabilità di rialzo, mentre un’ascesa lenta potrebbe essere meno attraente e quindi interpretata con più cautela da parte degli investitori. Questo è un buon esempio di come il sentimento di mercato influenza gli indicatori tecnici.

Volume

Il volume può inoltre essere usato per interpretare e prevedere la forza di un supporto o di una resistenza. Maggiore è il numero di acquisti e vendite che si verificano ad un determinato livello di prezzo, maggiore ci si aspetta che sarà la forza del supporto o della resistenza.

Tempo

Le zone di supporto e resistenza assumono inoltre maggior significato se i livelli di prezzo vengono toccati in un periodo di tempo esteso.

Esempi

Il grafico seguente mostra una linea di resistenza su un grafico giornaliero dell’indice di borsa Giapponese Nikkei. Il livello di resistenza è stato ricavato tracciando una linea orizzontale in corrispondenza dell’ultimo prezzo più alto toccato (massimo).

Dal grafico vediamo che il prezzo del Nikkei ha provato 3 volte a rompere la linea di resistenza (la linea rossa sul grafico) senza mai riuscirci. In questo caso, la linea di resistenza sembra essere forte e possiamo ipotizzare una discesa la prossima volta che il prezzo toccherà questo livello.

resistenza

Il grafico seguente mostra una linea di supporto su un grafico giornaliero del Gas Naturale. Il livello di supporto è stato ricavato tracciando una linea orizzontale in corrispondenza dell’ultimo prezzo più basso toccato (minimo).

Dal grafico vediamo che il prezzo Gas è molto vicino a toccare la linea di supporto. In questo caso, possiamo ipotizzare una salita (inversione di tendenza) la prossima volta che il prezzo toccherà questo livello.

supporto

Come è possibile intuire, la capacità di identificare un livello di supporto o resistenza può coincidere con un’opportunità di acquisto o vendita, in quanto rappresenta l’area dove generalmente i player di mercato vedono il valore e cominciano a spingere nuovamente il prezzo in alto o in basso.

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