I broker con gli spread più bassi a partire da zero spread | Confronto 2023

In questa tabella mettiamo a confronto gli spread medi dei broker regolamentati più competitivi, prendendo come riferimento tre delle coppie più scambiate, ovvero: EUR/UD, GBP/USD e USD/JPY, con l'obiettivo di individuare quali sono i broker con gli spread più bassi. Gli spread indicati si riferiscono ad una media delle ultime 2 settimane, week end esclusi e sono da considerarsi al netto di eventuali commissioni applicate dal broker.

Gli spread, sebbene siano un elemento importante nella scelta di un broker, non sono un fattore indicativo della qualità di esecuzione, non tengono conto dello slippage e di qualsiasi altra eventuale commissione applicata dal broker. Per una scelta più accurata, leggere le recensioni complete e valutare globalmente tutti gli aspetti inerenti a piattaforme, sicurezza, supporto e condizioni.


Perché gli spread si alzano e perché sono più alti di quelli inizialmente pubblicizzati?

Spesso capita che durante la negoziazione, gli spread reali non coincidano con quelli iniziali pubblicizzati dal broker, il che è una situazione standard che si verifica praticamente nella quasi totalità dei casi. Durante l'aumento della volatilità del mercato, gli spread variabili si allargano per tutti i broker, il che significa che i trader a loro volta, si ritroveranno con spread più alti, diversi dai valori iniziali pubblicizzati.

Tuttavia, chi sceglie di negoziare su un broker ECN con spread variabili, potrà effettivamente beneficiare di spread minori quando l'attività sul mercato aumenta e il volume di trading aumenta, con spread che possono scendere di molto o addirittura essere quotati a zero (zero spread). Con i broker market maker (dealing desk) invece, gli spread variabili non scendono mai sotto il valore pubblicizzato, possono solo aumentare.

Gli spread fissi invece, anche se chiamati "fissi", possono anch'essi essere soggetti a variazioni, ma ci sono broker che offrono spread fissi garantiti che non cambiano, qualsiasi cosa succeda. Sono mediamente più alti, ma garantiscono d'altra parte una maggiore stabilità. 

Tutti gli altri broker invece, offrono spread fissi con eccezione, ovvero che possono cambiare se il mercato diventa estremamente volatile, come ad esempio durante importanti notizie, in occasione di variazioni importanti del tasso di disoccupazione o dei tassi di interesse, degli indici dei prezzi al consumo, delle vendite al dettaglio, ecc, mentre rimangono fissi durante le altre ore di trading.

Inoltre, è bene sapere che è pratica comune quella di aumentare gli spread durante i week end e nelle ore notturne.

La maggior parte dei broker offre gli stessi spread sui conti Mini e Standard. Nel caso in cui lo spread su tali account differisca, elenchiamo gli spread per gli account Standard. La colonna "commissioni" indica quando il broker applica commissioni sul trading (dealing desk) o no (no dealing desk). "SI", indica che il broker prevede conti con commissioni sul trading. "NO", indica che il broker offre conti dove non viene applicata una commissione sul trading. "SI/NO", indica che il broker offre conti sia in modalità dealing desk che no dealing desk.

La lista non è un elenco a pagamento e non rappresenta un consiglio di investimento ma soltanto un'analisi di Confrontobroker.it, effettuata incrociando i dati forniti dai broker e da altri comparatori di spread indipendenti quali myfxbook.com, fxstreet.com e 100forexbrokers.com.