Trading: Quanti Soldi Servono per Iniziare

Quanti soldi servono per iniziare a fare trading e quali fattori bisogna tenere in considerazione per definire il proprio budget di investimento.

Quanti soldi servono per iniziare a fare trading

In generale, si può iniziare a fare trading online partendo con 500 euro se scegliamo di operare sui CFD o sul Forex, almeno 5.000 euro per il trading azionario e almeno 15.000 euro per il trading sui Futures.

Tuttavia, è importante sottolineare che non esiste un importo specifico richiesto per iniziare a fare trading, ed è quindi importante capire quant’è la cifra più opportuna per le proprie disponibilità, capacità ed obiettivi.

Indicazioni di budget iniziale per fare trading nei vari mercati

Ecco una lista delle tipologie di prodotti e mercati finanziari e del budget minimo indicativo per iniziare a fare trading:

  • Valute (Forex): il trading forex, richiede un budget iniziale relativamente basso con importi minimi da 100 a 1.000 Euro. Per questo motivo è popolare tra chi inizia. Tuttavia, importi così piccoli limitano la capacità di negoziare, producono basse perdite e bassi guadagni, per questo motivo potrebbe essere opportuno prendere in considerazione l’uso di una leva finanziaria.
  • CFD (Contratti per Differenza): per iniziare a fare trading CFD il capitale iniziale è di almeno 1.000-2.000 Euro come budget minimo per operare in modo sostenibile. Il trading CFD include la possibilità di operare su materie prime, indici, cripto ed azioni ed è solitamente una soluzione ideale per chi inizia.
  • Futures: per fare trading sui Futures servono almeno 15 - 20 mila euro per iniziare ad operare in modo adeguato. I Futures sono prodotti regolamentati che includono materie prime, valute, titoli di stato ed indici e sono generalmente i più sicuri in termini di regolamentazione.
  • Indici: per fare trading sugli indici di borsa, servono dai 500 euro ai 15.000 per iniziare, a seconda che si scelga di operare sui CFD o sui Futures.
  • Titoli di Stato: il capitale necessario per iniziare a fare trading dei titoli di stato dipende da diversi fattori, come il valore nominale dei titoli di stato, la quantità di titoli che si desidera acquistare e le politiche del tuo broker o dell'ente che gestisce il trading dei titoli di stato. I titoli di stato possono essere acquistati in diverse denominazioni, come $1.000, $5.000 o $10.000. Queste denominazioni rappresentano il valore nominale di un singolo titolo; ciò significa che se si desidera acquistare un titolo di stato con un valore nominale di $1.000, sarà necessario avere almeno $1.000 di capitale per acquistare un singolo titolo. Per quanto riguarda i titoli di Stato italiani, come i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali), questi possono essere acquistati con un investimento minimo di 1.000 euro o anche meno. Tuttavia, la cifra minima può variare a seconda del fornitore o del broker.
  • Materie prime: il trading sulle materie prime, come oro, petrolio e granaglie, richiede un budget minimo iniziale che varia dai 500 euro, se operiamo con i CFD, ai 15.000 euro se operiamo con i Futures.
  • Azioni: il trading sulle azioni richiede un budget minimo iniziale di almeno 5000 euro per poter operare in modo appropriato. Scegliendo le azioni CFD è possibile iniziare anche con meno ma ovviamente l'operatività può risultare molto più restrittiva.
  • Opzioni: il costo delle opzioni nel trading dipende da molti fattori, come il prezzo dell'azione sottostante, il prezzo di esercizio dell'opzione, la data di scadenza, la volatilità del mercato e la specifica opzione che si sta negoziando. In generale, le opzioni sulle azioni con prezzi più alti e scadenze più lunghe tendono ad avere premi più elevati. Inoltre, le opzioni con prezzi di esercizio più vicini al prezzo di mercato dell'azione sottostante tendono ad avere premi più elevati. È importante tenere presente che il premio delle opzioni, ovvero il loro prezzo, viene quotato per un singolo contratto, che di solito rappresenta l'opzione per 100 azioni. Quindi, se il premio dell'opzione è di $1, il costo totale per negoziare l'opzione sarà di $100. Tenendo in considerazione solo i requisiti minimi di apertura dell’account e le richieste di margine, sono necessari almeno diverse centinaia di Euro per coprire queste spese, senza contare il prezzo delle opzioni.
  • Criptovalute: il trading sulle criptovalute varia di molto in base al valore della criptovaluta scelta e alla piattaforma utilizzata e richiede un capitale iniziale che parte da poche centinaia di Euro, operando in CFD o sui cripto exchange, ai 50 mila euro, se operiamo sui Futures.


È importante ricordare che questi sono solo suggerimenti approssimativi e che i requisiti esatti possono variare tra i diversi broker e dalle diverse situazioni di mercato. È sempre consigliabile fare delle ricerche specifiche e considerare adeguatamente i rischi prima di iniziare a fare trading.

Inoltre, è anche importante tenere in considerazione le commissioni e gli spread applicati dai broker per ogni asset finanziario. Ad esempio, il trading di CFD può richiedere un capitale inferiore rispetto ad altre forme di trading, ma può comportare costi aggiuntivi sotto forma di spread più ampi.

Spesso il budget da investire in un mercato può essere influenzato dalla scelta dei singoli asset finanziari: in questi casi il budget può essere calcolato valutando separatamente le spese fisse previste, come ad esempio il margine richiesto o i costi di apertura del conto, e il valore dell’asset finanziario specifico a cui si è interessati.

Come definire il proprio budget per il trading

Per definire il proprio capitale iniziale, è importante ricordare di non investire mai soldi che non ci si può permettere di perdere. Con questa considerazione a mente, si può poi cominciare a definire il proprio budget in modo accurato, suddividendolo in varie categorie, come ad esempio:

  • il capitale necessario per coprire le spese di trading (costi di apertura del conto, spese di registrazione, commissioni, spread…);
  • i costi associati, come i costi di transazione, di gestione; 
  • eventuali costi aggiuntivi, come le spese di consulenza o formazione, e l’acquisto di software di analisi tecnica;
  • l’effettiva cifra che si userà per fare trading;
  • il budget di emergenza per far fronte a eventuali perdite.

Per definire il proprio budget per il trading, è inoltre importante considerare il proprio livello di esperienza, il livello di rischio che si è disposti a prendere e i propri obiettivi finanziari. È da sottolineare che il trading comporta sempre il rischio di perdite, ed è per questo che è importante gestire attentamente il proprio capitale e operare in modo consapevole.

Come fare per aumentare il capitale iniziale per iniziare a fare trading

Se si desidera aumentare il proprio capitale iniziale per fare trading, ci sono diverse strategie che possono essere adottate:

  • Investimenti a basso rischio: un’opzione è cominciare a investire i propri risparmi in strumenti finanziari a basso rischio per ottenere rendimenti interessanti nel medio-lungo termine. Eventualmente, si possono reinvestire i profitti ottenuti per aumentare gradualmente il proprio capitale.
  • Pianificazione finanziaria: creare un solido piano finanziario è fondamentale per gestire i propri investimenti e ottimizzare i risultati nel tempo. Un buon piano finanziario include la definizione di obiettivi finanziari, la pianificazione di budget e l'allocazione adeguata dei fondi per il trading.
  • Diversificazione degli investimenti: per ridurre il rischio e aumentare le opportunità di guadagno si consiglia di investire in una varietà di strumenti finanziari. La diversificazione infatti consente di bilanciare i risultati globali e mitigare le perdite in caso di andamenti negativi di uno specifico asset.
  • Utilizzare di leva finanziaria: questo strumento permette di negoziare con importi superiori rispetto al capitale disponibile, aumentando di conseguenza i potenziali profitti. Tuttavia, è importante tenere a mente che l'utilizzo della leva finanziaria amplifica anche le perdite in caso di movimenti negativi del mercato.
  • Studiare il mercato approfonditamente: è importante rimanere aggiornati sulle notizie economiche, analizzare i grafici e comprendere le dinamiche del mercato per identificare opportunità di investimento redditizie.
  • Utilizzare stop loss e take profit: questi due strumenti determinano rispettivamente un limite massimo di perdita accettabile e fissano un obiettivo di profitto predefinito, può aiutare a proteggere i profitti e a gestire il rischio.
  • Praticare con un conto demo: prima di impegnare denaro reale, è consigliabile fare pratica con un conto demo, uno strumento che permette di sperimentare le strategie di trading senza rischiare il proprio capitale. I conti demo sono offerti da diverse piattaforme di trading, e permettono di acquisire fiducia e esperienza, oltre che a sperimentare diverse strategie di trading.
  • Continuare ad aggiornarsi: si consiglia di partecipare a corsi di formazione, seguire analisti esperti e leggere pubblicazioni finanziarie per essere sempre aggiornati e migliorare le proprie abilità di trading. Infatti i mercati finanziari sono in continua evoluzione, ed è quindi importante continuare ad aggiornare le proprie competenze di trading. 

Trading: investimenti a budget ridotto

In alternativa alle soluzioni per aumentare il proprio capitale, è possibile scegliere di investire in tipologie di investimenti a basso budget, come ad esempio:

  • Fondi comuni d’investimento: permettono di investire in una vasta gamma di asset diversificati con un investimento relativamente basso. Questi fondi sono gestiti da professionisti che si occupano di selezionare e gestire gli investimenti per conto degli investitori.
  • ETF (Exchange Traded Fund): si tratta di asset simili ai fondi comuni di investimento, ma che vengono scambiati in borsa come azioni. Essi offrono l'esposizione a un gruppo di asset o a un indice specifico. In termini di commissioni, gli ETF sono spesso più convenienti rispetto ai fondi comuni di investimento.
  • Obbligazioni: Le obbligazioni sono strumenti di debito che possono offrire un rendimento fisso nel tempo e sono emessi da governi, società o enti sovrani. Esistono obbligazioni disponibili a basso costo per investitori a basso budget.
  • Azioni a basso costo: si tratta di azioni di società meno conosciute o di piccole capitalizzazioni di mercato, che spesso hanno un prezzo inferiore rispetto alle azioni di grandi società. Di conseguenza possono offrire l'opportunità di investire con un budget più basso.
  • Investimenti peer-to-peer (P2P): il finanziamento partecipativo, o P2P, permette agli investitori di prestare denaro direttamente ad altri individui o piccole imprese senza l'intervento di un'istituzione finanziaria tradizionale. Per questo motivo è considerato un tipo di investimento adatto a chi dispone di un budget più basso.
  • Investimenti in criptovalute: le criptovalute, come Bitcoin ed Ethereum, possono offrire opportunità di investimento a basso budget. Tuttavia, bisogna essere consapevoli dei rischi elevati associati al trading di criptovalute.

Trading senza leva e trading a leva: differenze

Il trading senza leva finanziaria permette di investire solo i soldi che si possiedono, ovvero senza prendere in prestito denaro dal broker. Questo tipo di trading è più sicuro ma potrebbe richiedere un capitale iniziale più elevato per ottenere profitti significativi.

D'altro canto, il trading a leva finanziaria permette di investire più denaro di quello che si possiede effettivamente, tramite un prestito da parte del broker. In questo modo è possibile amplificare i profitti potenziali, utilizzando una quantità di capitale inferiore rispetto al trading senza leva, ma ciò aumenta anche il rischio di perdite significative. Pertanto, chi decide di fare trading a leva dovrebbe essere consapevole dei rischi e gestire attentamente il proprio capitale.