I 3 migliori broker sostituto d’imposta con regime amministrato

I broker in regime amministrato si prendono carico di pagare le imposte per conto del trader, restituendo i profitti al netto e sollevando l'investitore da oneri e responsabilità nella propria dichiarazione dei redditi. I broker che operano come sostituto d’imposta, sono quindi una scelta preferibile per avere la certezza di adempiere correttamente agli obblighi in materia di tassazione e beneficiare dell’esenzione dal monitoraggio fiscale. Ecco quali sono i migliori e più affidabili broker per trader professionisti e privati, che offrono conti in regime fiscale amministrato per fare trading online.

BROKER

SOSTITUTO D'IMPOSTA

DEPOSITO

PIATTAFORMA

SPREAD e LEVA MASSIMA

ESECUZIONE

SERVIZIO
VPS

RATING

ACTIV TRADES

SI

€1000

Activ Trader,
MT4, MT5


variabili
1:30

NDD

NO

il 66% dei conti CFD al dettaglio perde denaro

IG MARKETS

SI

€1000

L2Dealer, MT4,
Pro Real Time

fissi e variabili
1:30

ECN

SI

il 72% dei conti CFD al dettaglio perde denaro

IBROKER

SI

€0

iBroker, Trading View

variabili
1:30

ECN

NO

il 71,5% dei conti CFD al dettaglio perde denaro

Perché scegliere un broker sostituto d'imposta

Scegliere di fare trading online su un broker sostituto d'imposta a regime amministrato, è una decisione che ci solleva da qualsiasi responsabilità fiscale in merito ai profitti generati dalle attività di trading (capital gain).

A livello fiscale, tutti i broker operano secondo due regimi fiscali, dichiarativo o amministrato.

Nel dichiarativo, il trader ha l’obbligo di inserire i profitti ottenuti dal trading nella propria dichiarazione dei redditi, nel secondo, è il broker che gestisce tutto e paga le tasse per conto dell’investitore.

In Italia, il capital gain, o guadagno di capitale, ovvero i profitti generati dal trading sulla maggior parte degli strumenti finanziari come forex, CFD, azioni, ETF e obbligazioni, sono soggetti ad un’aliquota di tassazione del 26%, ad eccezione dei titoli di Stato che sono del 12,5%. 

In ogni caso, il broker (quando opera in regime amministrato) o l’investitore (nel regime dichiarativo), sono tenuti per legge a versare le relative imposte al fisco Italiano.

Prima di aprire un conto di trading, è quindi importante essere consapevoli degli obblighi fiscali e scegliere consapevolmente su quale tipo di broker operare, per essere in regola con quanto previsto dalla legge.

Cos’è il regime amministrato e come agisce il broker sostituto d’imposta

Nel regime amministrato, l’intermediario è responsabile del calcolo sul capital gain e del pagamento delle tasse per conto dell’investitore.

I broker che agiscono come sostituto d’imposta, si prendono carico di gestire amministrativamente il tutto, calcolando plusvalenze e minusvalenze su ogni singola operazione e conteggiando il costo con il metodo del prezzo medio d’acquisto.

Sulla plusvalenza finanziaria utile, trattengono l’imposta del 26%, mentre utilizzano le minusvalenze a compensazione delle future plusvalenze (entro un periodo massimo di 4 anni).

Nel caso del regime amministrato o sostituto d’imposta, la responsabilità dei calcoli per la tassazione del capital gain e del pagamento delle imposte, grava sull’intermediario, non sull’investitore.

La maggior parte dei broker che opera in Italia, non offre il servizio di sostituto d’imposta. La stragrande maggioranza infatti, sono broker con sedi all’estero o non sufficientemente strutturati per poter offrire questo servizio specifico per i clienti Italiani.

Solo i più grandi e meglio organizzati, sono pertanto in grado di offrire conti di trading a regime fiscale amministrato.

I broker che operano come sostituto d’imposta, offrono sempre anche la possibilità di operare su conti in regime dichiarativo, è quindi facoltà dell’investitore, comunicare inizialmente al broker sotto quale regime si vuole operare.

Regime amministrato e dichiarativo differenze

Il regime amministrato e dichiarativo, differiscono per il fatto che il primo, si prende carico di pagare le imposte per il trader, mentre il secondo, lascia tutte le responsabilità di adempimento fiscale all’investitore.

Nel regime amministrato, il trader riceve i profitti finali netti già decurtati delle tasse, nel dichiarativo, il trader riceve l’intero ammontare lordo dei profitti generati dalle attività di trading, che dovrà poi presentare nella dichiarazione dei redditi e sui quali dovrà pagare le tasse.

Di seguito la tabella riassuntiva delle differenze tra regime amministrato e regime dichiarativo. 

Regime fiscale amministrato

  • Il trader riceve i profitti derivanti dalle attività di trading al netto, già decurtati dalle imposte e quindi puliti
  • Il broker applica le trattenuta delle imposte sostitutive (tasse) su ciascuna operazione
  • Il trader beneficia dell’anonimato in quanto viene esclusione dal monitoraggio fiscale interno ed esterno
  • Il calcolo delle plusvalenze avviene con il metodo del costo medio ponderato
  • Tramite il broker si ha la facoltà di eseguire la compensazione delle plusvalenze con le minusvalenze conseguite e di riportare a nuovo le eccedenze negative, compensabili con le successive plusvalenze
  • Il trader beneficia dell’esclusione dall’applicazione di questo regime per le plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni qualificate

Regime fiscale dichiarativo

  • Il trader riceve i profitti derivanti dalle attività di trading al lordo, deve occuparsi di dichiararli e provvedere autonomamente al pagamento delle imposte su di essi 
  • Il trader è soggetto a monitoraggio fiscale, sia interno che esterno
  • Il trader ha l’obbligo di presentare i profitti nella propria dichiarazione dei redditi
  • Il trader beneficia dell’esclusione dall'applicazione di questo regime per le plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni qualificate
  • Il calcolo delle plusvalenze è soggetto a tassazione con metodo LIFO (Last In First Out = Ultimo ad entrare, primo ad uscire)
  • Facoltà di compensare le plusvalenze con le minusvalenze in autonomia e di riportare a nuovo le minusvalenze eccedenti, compensabili con le successive plusvalenze

I migliori broker sostituto d’imposta a regime fiscale amministrato

I migliori broker per fare trading online, che agiscono come sostituto d’imposta e offrono conti in regime amministrato sono ActivTrades e IG Markets. Tutti broker suggeriti offrono conti demo con la possibilità di testarli per un periodo illimitato. Di seguito una breve descrizione dei singoli broker e delle principali condizioni di trading.

activtrades

Broker: ACTIVTRADES
Piattaforma: MT4, MT5, ActivTraders
Regolamentazione: FCA, SCB
Indicato per: privati, intermedi, avanzati

il 66% degli investitori al dettaglio perde denaro operando con questo fornitore

ActivTrades è un broker online regolamentato dalla FCA che offre il servizio di sostituto d’imposta per i clienti Italiani che lo richiedono.

ActivTrades è principalmente un broker forex ma include molti asset anche sui mercati di azioni, metalli, indici e materie prime. Il broker offre 3 piattaforme di trading, la MetaTrader 4, la MetaTrader 5 e la proprietaria ActivTraders, tutte con esecuzione degli ordini in modalità market maker.

Tra i vantaggi principali abbiamo spread molto competitivi, un buon reparto formativo e un altrettanto valido servizio di assistenza, veloce esecuzione ed una rispettata reputazione nel settore. Per investire in contratti per differenza è sicuramente uno dei broker CFD migliori per condizioni e affidabilità (vedi qui la classifica aggiornata dei migliori broker CFD)

ActivTrades è un broker che offre conti sia per investitori privati che professionali.


ig markets

Broker: IG MARKETS
Piattaforma: L2 Dealer, MT4, ProRealTime
Regolamentazione: FCA, CONSOB
Indicato per: con esperienza, avanzati, professionisti

il 72% degli investitori al dettaglio perde denaro operando con questo fornitore

IG è un broker internazionale regolamentato dalla FCA, che offre il servizio di sostituto d’imposta per i clienti Italiani che lo richiedono.

IG è tra i primi broker per volumi scambiati e per la grande competitività delle condizioni di trading sui CFD. Offre diversi tipi di conti con esecuzione degli ordini sia in modalità ECN che Market Maker e piattaforme di trading professionali come la Pro Real Time e la L2 Dealer, oltre alla standard di settore MetaTrader 4, tutte testabili attraverso i diversi conti demo dedicati.

IG è un broker strutturato per soddisfare le esigenze di trader ad ogni livello, ma per la grande vastità dei mercati proposti, è a nostro avviso una scelta maggiormente indicata per trader con esperienza.


ibroker

Broker: IBROKER
Piattaforma: iBroker, TradingView
Regolamentazione: CNMV
Indicato per: principianti, intermedi, avanzati

il 71,5% degli investitori al dettaglio perde denaro operando con questo fornitore

iBroker è un broker per fare trading su Futures, CFD e opzioni che offre conti in regime dichiarativo e servizio di sostituto d'imposta, ha sede in Spagna ed è uno dei broker di riferimento in Europa per il trading sui derivati.

iBroker offre condizioni competitive, molti mercati e prodotti diversificati tra cui la possibilità di scambiare sui Futures Americani del CME Group con commissioni e spread ottimali sia per trader privati che professionisti.

Le piattaforme offerte sono la webtrader proprietaria di iBroker e la possibilità di integrazione con TradingView, il popolare software di trading basato su cloud utilizzato da trader a tutti i livelli. Inoltre, propone un'ampia sezione dedicata al trading automatico, con la possibilità di scegliere trading system testati e replicarli in automatico sul proprio conto.  

Per chi fa trading multiasset, forex, CFD, opzioni e futures, iBroker è una soluzione ideale con la possibilità di operare su diversi prodotti da un unico broker.