Hedging

Cos’è l’hedging e come funziona, in quali tipologie si suddivide e i vantaggi e i rischi di questa strategia di mercato.

Cos’è l’hedging nel trading

L'hedging nel trading è una strategia utilizzata per gestire il rischio associato alle fluttuazioni dei prezzi degli asset finanziari. Questa strategia può essere attuata mediante l'acquisto o la vendita di strumenti finanziari correlati, come futures, opzioni o contratti a termine.

Questa diversificazione di asset implica l'apertura di posizioni che si compensano reciprocamente, al fine di ridurre l'esposizione al rischio di perdita. Infatti l'obiettivo dell'hedging è quello di proteggere gli investitori da possibili variazioni avverse del prezzo di un'attività sottostante.

Come funziona l’hedging

L'hedging prevede la creazione di posizioni opposte o complementari per compensare il rischio di una posizione esistente. Ci sono diverse modalità di hedging che possono essere utilizzate, a seconda dei mercati finanziari e degli strumenti disponibili.

L'hedging può ridurre il rischio di perdita, ma va tenuto presente che può anche limitare il potenziale di guadagno. È importante considerare attentamente la strategia di hedging più appropriata in relazione a obiettivi, orizzonte temporale e strumenti finanziari disponibili.

I tre dei metodi di hedging più comuni sono:

  • Hedging con futures: l'investitore acquista o vende contratti futures per compensare il rischio di una posizione di mercato. Ad esempio, se un investitore possiede azioni di una società e vuole proteggersi da possibili perdite, può vendere contratti futures sull'indice azionario correlato. In questo modo, se il prezzo delle azioni diminuisce, le perdite saranno compensate dai guadagni sul contratto futures.
  • Hedging con opzioni: le opzioni offrono ai trader il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare o vendere un'attività sottostante a un prezzo predeterminato entro una data specifica. Un investitore può acquistare opzioni put per proteggersi da possibili diminuzioni dei prezzi, o opzioni call per proteggersi da possibili aumenti dei prezzi.
  • Hedging con posizioni bilanciate: in alcuni casi, è possibile compensare il rischio attraverso posizioni bilanciate. Ad esempio, un investitore può possedere azioni di una società e contemporaneamente vendere opzioni call coperte sulla stessa azione. In questo modo, se il prezzo delle azioni aumenta al di sopra del prezzo di esercizio delle opzioni, l'investitore può essere obbligato a vendere le azioni a un prezzo fissato, ma compenserà questa perdita con il premio delle opzioni vendute.

Tipologie di hedging

Per proteggere dalle fluttuazioni dei prezzi degli asset finanziari, è possibile scegliere tra diverse tipologie di hedging, tra cui le più comuni sono:

  • Hedging di portafoglio: questa tecnica viene utilizzata per proteggere un intero portafoglio di investimenti dai rischi di mercato. Gli investitori possono utilizzare una combinazione di strumenti finanziari, come futures, opzioni o contratti a termine, per coprire il rischio di perdite in tutto il portafoglio.
  • Hedging di base: questa strategia è utilizzata per proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi tra i beni primari correlati. Ad esempio, un produttore di petrolio potrebbe utilizzare futures sul greggio per coprire il rischio di variazioni dei prezzi del petrolio.
  • Hedging direzionale: questa strategia implica l'utilizzo di strumenti finanziari correlati per coprire il rischio di variazioni direzionali dei prezzi. Ad esempio, un investitore che possiede azioni di una società può vendere contratti futures sull'indice azionario correlato, in modo da proteggersi da possibili diminuzioni del mercato globale.
  • Hedging con opzioni: le opzioni consentono agli investitori di acquistare o vendere un'attività sottostante a un prezzo predeterminato. Un investitore può utilizzare opzioni call o put per coprire il rischio di perdite inaspettate. Ad esempio, un'opzione put può essere acquistata per proteggere il proprio portafoglio contro una diminuzione dei prezzi.
  • Hedging di cambio: questa strategia viene utilizzata per coprire il rischio derivante dalle variazioni nei tassi di cambio tra valute diverse. Gli investitori possono utilizzare contratti future sul cambio o opzioni sulle valute per proteggersi da fluttuazioni sfavorevoli dei tassi di cambio.

Vantaggi e rischi dell’hedging

Il vantaggio principale dell'hedging è la capacità di gestire e ridurre il rischio di perdita. Un'adeguata strategia di hedging può infatti proteggere un investitore dalle fluttuazioni avverse dei prezzi degli asset finanziari, consentendo di limitare le perdite potenziali.

Inoltre, l'hedging può aiutare a proteggere il capitale investito sfruttando la flessibilità del portafoglio, costruito per adattarsi alle condizioni mutevoli del mercato. È infatti possibile mitigare il rischio di perdite inaspettate su determinate posizioni di mercato attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari, come futures, opzioni o contratti a termine, e utilizzando gli strumenti di hedging, che consentono agli investitori di adattarsi alle nuove tendenze di mercato.

L'hedging può offrire diversi vantaggi per i trader e gli investitori, ma presenta anche alcuni rischi da considerare.

Innanzitutto, l'hedging è un'attività complessa che richiede una buona comprensione sia degli strumenti sia delle strategie coinvolte. La mancanza di conoscenza o esperienza può infatti portare a errori di valutazione, oppure a protezioni inadeguate, aumentando così il rischio di perdite.

Tuttavia, sebbene l'hedging miri a ridurre il rischio di perdite, questa strategia di trading può anche limitare i potenziali guadagni. Non bisogna inoltre dimenticare che l'utilizzo di strumenti di hedging può comportare costi aggiuntivi, come premi per opzioni, commissioni o spread di trading.

Per questo motivo è importante effettuare una valutazione accurata dei costi prima di impegnarsi in attività di hedging, per evitare che questi costi possano ridurre ulteriormente i profitti o aumentare le perdite.

Infine l'hedging potrebbe non funzionare immediatamente, oppure potrebbe risultare inefficace nel mitigare il rischio in determinate situazioni di mercato. Ad esempio, si potrebbe verificare un ritardo tra l'implementazione dell'hedging e la sua efficacia nel proteggere dalle fluttuazioni dei prezzi.

Come per qualsiasi strategia di trading o di investimento, è quindi importante valutare attentamente i vantaggi e i rischi dell'hedging alla luce delle proprie esigenze, obiettivi e capacità di gestire il rischio. 

Esempio di hedging

Un semplice esempio di hedging potrebbe essere quello di un produttore di grano che desidera proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi del grano sul mercato. Supponiamo che il produttore preveda di avere una quantità di grano da vendere tra sei mesi, ma è preoccupato che i prezzi possano diminuire durante questo periodo.

Per sfruttare l’hedging ed evitare l’esposizione al rischio di diminuzione dei prezzi del grano, il produttore potrebbe vendere contratti futures sul grano, che stabiliscono un prezzo fisso a cui il produttore può vendere una determinata quantità di grano in una data futura.

Se i prezzi del grano diminuiscono nel corso dei sei mesi, il produttore potrebbe avere una perdita sulla sua merce non ancora venduta sul mercato spot. Tuttavia, questa perdita sarà compensata dai guadagni ottenuti dalla vendita del contratto future sul grano al prezzo più elevato stabilito in precedenza.

Al contrario, se i prezzi del grano aumentano durante il periodo di sei mesi, il produttore otterrà maggiori guadagni dalle vendite spot del grano, ma subirà una perdita compensata dalla vendita del contratto future al prezzo inferiore.

Questo è solo un esempio semplice di come l'hedging può essere utilizzato, e ci sono molte altre strategie e combinazioni di strumenti finanziari che possono essere adottate per mitigare il rischio di mercato.

Normative dell’hedging in Italia

In Italia, l'hedging è un'attività che rientra nel contesto del trading finanziario. Esistono diverse normative e regolamenti che regolano il trading e l'utilizzo di strumenti di hedging.

L’ente che regola il mercato finanziario italiano è la CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), che ha il compito di stabilire regole e regolamenti per il trading e le attività di investimento, inclusi gli strumenti di hedging.

La direttiva dell'Unione Europea che riguarda la regolamentazione dei mercati finanziari, inclusi gli strumenti derivati utilizzati per l'hedging è la MIFID II (Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari), che stabilisce gli standard di regolamentazione e trasparenza per le negoziazioni.

Per quanto riguarda i derivati OTC (Over The Counter), come i contratti a termine e gli swap, questi sono regolamentati dall’EMIR (European Market Infrastructure Regulation), che impone l'obbligo di liquidazione tramite una controparte centrale autorizzata (Central Counterparty Clearinghouse) e prescrive requisiti di reporting e di marginazione per le posizioni in derivati OTC.

È importante che i trader e gli investitori che utilizzano strategie di hedging in Italia siano informati sulle normative e i regolamenti vigenti per garantire un'operatività in conformità con la legge. Per questo motivo è consigliabile consultare un consulente finanziario, o un esperto di regolamentazione, per una guida personalizzata e accurata in base alle proprie esigenze e alla situazione specifica.