Regolatori finanziari: cosa sono

Chi sono, cosa fanno e perché sono importanti per il mercato finanziario e gli investitori.

Chi sono i regolatori finanziari 

I regolatori finanziari sono enti governativi o non governativi che hanno il compito di regolamentare il settore finanziario. Questi organismi pubblici o privati sono responsabili della creazione di regole e norme che regolamentano le attività finanziarie, broker e intermediari.

I regolatori finanziari hanno il compito di sviluppare e applicare queste regole, per garantire un mercato finanziario equo, trasparente e sicuro per gli investitori, e, di conseguenza, prevenire frodi e manipolazioni di mercato. 

Che cos’è la regolamentazione finanziaria

La regolamentazione finanziaria è un insieme di regole e norme che regolano le attività finanziarie. Queste regole e norme sono create dai regolatori finanziari per proteggere gli investitori, prevenire frodi e manipolazioni di mercato, e sono applicate a tutte le attività finanziarie, compresi i mercati finanziari e le istituzioni finanziarie.

La regolamentazione finanziaria mira a garantire che operatori e istituzioni finanziarie siano solide e sicure, ad esempio stabilendo i requisiti di capitale per garantire la solvibilità di una banca, broker o attività del settore.

Autorità finanziarie 

Nel mondo ci sono molte autorità di regolamentazione finanziaria, tra cui il CONSOB in Italia, la Financial Conduct Authority (FCA) nel Regno Unito e la Securities and Exchange Commission (SEC) negli Stati Uniti.

In Europa, l'autorita finanziaria generale è l'ESMA European Securities and Markets Authority,  un organismo che si occupa di sorvegliare il mercato comunitario e nel quale partecipano tutte le autorità di vigilanza bancaria dell'Unione europea.

Per la lista completa vedi qui l'elenco dei regolatori finanziari ufficiali dei vari Pasi del mondo.

Mercati finanziari regolamentati e non regolamentati

I mercati finanziari possono essere regolamentati o non regolamentati.

I mercati finanziari regolamentati sono soggetti alle regole e alle norme stabilite dai regolatori finanziari. Generalmente, questi mercati sono considerati più sicuri e affidabili, poiché la regolamentazione finanziaria stabilisce uno standard di trasparenza, sicurezza e affidabilità che protegge gli investitori e previene frodi e manipolazioni di mercato.

Le attività finanziarie dei mercati finanziari non regolamentati, invece, non sono soggette a regole e norme stabilite dai regolatori finanziari. Di conseguenza, questi mercati sono considerati più rischiosi, poiché gli investitori possono essere esposti a rischi maggiori e le attività finanziarie possono essere soggette a manipolazioni di mercato e frodi.

Quando un mercato di borsa è regolamentato

Un mercato di borsa è regolamentato quando è soggetto a regolamentazione da parte dei regolatori finanziari. In questi mercati, le attività finanziarie sono soggette a regole e normative che stabiliscono standard di trasparenza, sicurezza e affidabilità.

Gli investitori dovrebbero essere sempre consapevoli dei rischi associati ai mercati finanziari non regolamentati, preferendo quindi investire in mercati finanziari regolamentati. In generale, è possibile riconoscere se i mercati di borsa sono regolamentati in base a determinati requisiti, tra cui:

  • l’avere una struttura organizzativa adeguata,
  • l’avere un sistema di sorveglianza efficace,
  • l’avere regole e norme che proteggono gli investitori e che prevengono le frodi e le manipolazioni di mercato.

Un esempio di mercato regolamentato in Italia sono i prodotti quotati sul mercato della borsa di Milano, Euronext Milan, ETFplus e IDEM, negli Stati Uniti, il mercato azionario della borsa di New York (NYSE), che è soggetta alla regolamentazione della Securities and Exchange Commission (SEC), la quale ha regole e normative specifiche che stabiliscono standard di trasparenza, sicurezza e affidabilità per il NYSE.

Un esempio di mercato non regolamentato è il Forex; le valute vengono infatti scambiate in un mercato non regolamentato (“over the counter” in inglese) e non sono pertanto prodotti standard, motivo per il quale i prezzi del trading sul forex sono diversi da broker a broker ed i costi di negoziazione sono spesso più elevati.